Le associazioni commentando una serie di foto che pubblichiamo qui in galleria in chiusura dell’articolo spiegano «Come si deduce dalle foto gli interventi sui pini domestici a Pescara, nel Viale della Pineta e in Via L. D’Annunzio, dimezzano le chiome (cimatura eccessiva), rendendole trasparenti e riducendo la massa fotosintetica. In tal modo le piante rischiano di collassare perché consumano più di quello che producono, ovvero la linfa elaborata dagli aghi della chioma non riesce ad alimentare tutti gli organi della pianta che infine si secca, in altre parole l’albero “MUORE DI FAME”».
“Ci viene il dubbio se dietro questi interventi non ci sia una recondita volontà per distruggere e poi ricostruire: un vecchio modo per far girare tanti soldi pubblici”.
«Come c’insegna la moderna arboricoltura la gestione dei Pini prevede studio, preparazione e conoscenza, ma soprattutto lo scrupoloso rispetto delle forme naturali».
Le associazioni CHIEDONO al Comune
- D’interrompere questo modo di operare a DANNO degli alberi di Pescara;
- il confronto con le associazioni ambientaliste PRIMA degli interventi sul verde urbano che cambiano il paesaggio della città
- di rendere pubblici ed evidenti i lavori e le attività sul un patrimonio pubblico. Ricordiamo la legge sulla trasparenza per cui tali lavori devono essere resi evidenti sul sito del Comune e deve essere data la possibilità ai cittadini di verificare la regolarità delle procedure, in base alle L. 241/90, al Codice della trasparenza (D. Lgs. 33/2013) emanato in attuazione di quanto previsto dalla legge anticorruzione (L. 190/2012).
Il Coordinamento “Salviamo gli alberi” formato da numerose associazioni culturali e civili di Pescara chiede ora un incontro urgente con la nuova amministrazione per affrontare il tema del Patrimonio verde della città.