Gentile direttore
Il mio passato a servizio della politica mi consente di comprendere le logiche dell’alternanza alla guida delle amministrazioni pubbliche, fatta di rapporti fiduciari con i vari mondi che vengono poi rappresentanti nella costellazione di ruoli diretti e indiretti che ogni carica esecutiva comporta. Ma come rappresentante, ormai da svariati anni, delle professionalità operative del nostro mondo economico, rappresentate nell’associazione Federmanager Abruzzo e Molise di cui sono presidente da due mandati, resto sempre perplesso quando, ad ogni avvicendamento, si fa riferimento a quote di potere dei nomi e non alla competenza delle persone, soprattutto se si tratta di nominare dirigenti e manager.
Lo dico perché nel dibattito politico di questi giorni sulle cariche che la neo Amministrazione regionale di centrodestra sta componendo per le Asl e gli enti di diretta emanazione della Regione, questa parola, “compentenza”, non è mai risuonata forte e chiara, come dovrebbe essere quando si parla di amministrazione e, per di più, della cosa pubblica. Non sto qui a criticare regole e consuetudini degli avvicendamenti, né il concetto di spoilsystem, che interessa tutte le coalizioni e forze politiche, ma sarebbe utile e anche opportuno che le persone scelte rappresentassero con la propria storia talenti ed energie del territorio e non delle quote di questo o quel partito. Lo dico con cognizione, perché, ad esempio, Federmanager raggruppa professionisti a prescindere dal proprio credo politico e il denominatore comune di tutti è proprio la competenza che ognuno dei nostri scritti esprime nel proprio ambito, pubblico o privato che sia.
Ed è sulla competenza che ci stiamo concentrando da qualche anno come associazione, perché torni prioritaria nelle scelte e in nome della quale ci siamo più volte messi a disposizione della politica, affinché il territorio e la comunità possano avere professionalità davvero utili, oltre che di fiducia per crescere come si deve.
Detto questo, non esprimo alcun giudizio sulle scelte fatte, né ipoteche su quelle che dovranno ancora essere compiute, ma quale voce unica di centinaia di professionisti che sono patrimonio dell’Abruzzo, auspico di leggere sui media e sugli atti ufficiali che un nuovo dirigente o manager sia stato scelto perché ha le migliori competenze da spendere sul settore e non altro.
Florio Corneli
Presidente di Federmanager Abruzzo e Molise