PESCARA – Sostegno alla richiesta avanzata al governo dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, di dichiarazione dello stato di emergenza. Lo esprime il presidente regionale di CNA Abruzzo, Savino Saraceni, secondo il quale «se è ancora troppo presto per quantificare con esattezza i danni prodotti dal maltempo dei giorni scorsi sul territorio regionale, ed in particolare sulla costa, è fin troppo facile immagine che alla fine il conto sarà salatissimo». Dice ancora Saraceni: «Tralasciando i problemi gravissimi dei cittadini per i danni patiti ad abitazioni ed auto, ad essere colpite da trombe d’aria e grandinate, sono state le attività produttive, gli insediamenti turistici, gli stabilimenti balneari, i negozi e le botteghe artigiane dei grandi centri urbani così come dei piccoli borghi. Un disastro, le cui conseguenze sono state in parte attenuate dall’abnegazione dei volontari, dall’intervento di Protezione civile e Vigili del fuoco, da semplici cittadini che hanno evitato così conseguenze ancora più gravi».
«Si tratta adesso di offrire assistenza, come noi stiamo facendo con i nostri associati, alle attività colpite – conclude Saraceni – ma anche di rivendicare con forza, assieme alle istituzioni locali ed alle altre forze sociali abruzzesi, il diritto a un risarcimento per chi ha patito danni alle proprie attività o alle proprie attrezzature, a chi ha perduto irreparabilmente scorte e dotazioni. Questo in ragione del fatto che esistono precedenti in tal senso, ma anche perché – ma di questo magari sarà meglio discutere non ora – la prima impressione che si ricava dalle vicende di questi giorni è che molte amministrazioni comunali siano parse impreparate a fronteggiare l’emergenza. E che molti dei danni patiti siano riferibili alle conseguenza di mancate manutenzioni ordinarie di reti, scarichi e sistemi fognari».