“Il mondo della pastorizia è una parte importante della storia e della tradizione agricola, ma non solo, dell’Abruzzo e ha bisogno di attenzioni e tutele come quelle messe in campo dalla precedente Giunta regionale nel post-sisma con strumenti mai posti in essere prima” dichiara il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe. “La 160° edizione della “Fiera della Pastorizia” rappresenta la storia di questo mondo, incarna la fatica e l’orgoglio dei pastori abruzzesi e una importante vetrina promozionale per la loro attività. Nei cinque anni in cui sono stato Assessore regionale al ramo ho seguito, in prima persona e sempre al fianco di questa categoria, tutte le vicende e le problematiche che l’hanno riguardata, a cominciare dalla faticosa attività di contrasto alla “blu tongue” fino al sisma che ha lasciato ancora ferite aperte in questa categoria”.
“In questi anni, la precedente Giunta regionale, ha sempre aiutato il Comitato Organizzatore della Fiera così come tutti gli allevatori abruzzesi ed il mio augurio è che la Regione Abruzzo prosegua nell’attività di supporto a questa importante iniziativa ed a tutta la categoria, alle prese con problemi sempre più seri ed impellenti, in ballo c’è infatti il futuro di un settore importante per l’economia agricola abruzzese” prosegue Pepe che ci tiene a ringraziare, per l’ottimo lavoro svolto, i membri del Comitato Organizzatore della Fiera, in particolare il Presidente Antonio Campanella, la Camera di Commercio di Teramo ed il BIM di Teramo per il sostegno finanziario che danno all’evento ed i comuni di Cortino e Crognaleto.
“Al momento invece latita la Regione Abruzzo, che ha disertato tutti gli incontri di preparazione all’evento, e che purtroppo, ad oggi, non ha ancora assicurato il proprio impegno finanziario, a differenza di quanto accadeva negli anni passati. Auspico quindi, da parte dei nuovi vertici regionali, maggiore sostegno ad eventi di tale importanza ed al settore nel suo complesso, in ballo c’è infatti un pezzo importante dell’economia abruzzese ed un evento che, al di là degli aspetti storici e celebrativi, rappresenta una rassegna di prim’ordine delle razze ovine e caprine nostrane, una “mostra mercato” delle nostre eccellenze ed il giusto riconoscimenti ad un mondo, quello della pastorizia, che è parte integrante della nostra cultura teramana ed abruzzese” conclude Dino Pepe.