Ortona – Il Tribunale Amministrativo Regionale non ha concesso la sospensiva per le nuove concessioni ad Ortona, giudicando sufficienti le stringenti prescrizioni imposte dalla Sovrintendenza dopo le prime preoccupazioni espresse da associazioni, cittadini e movimenti.
«Ovviamente le decisioni dei giudici si rispettano –commenta il movimento Dune bene comune– ma appare sorprendente leggere che le misure imposte dalla sovrintendenza coprono anche le esigenze del Fratino, visto che la Soprintendenza si occupa espressamente di paesaggio e non di biologia ed ecologia dell’avifauna e che è mancata del tutto del tutto la procedura di legge specifica (chiamata Valutazione di Incidenza Ambientale, DPR 357/1997) per l’incidenza sulla specie su cui, tra l’altro, non è competente la Sovrintendenza ma i comuni e la regione. Nell’ordinanza non c’è neanche un accenno a questa procedura, nonostante l’abbia richiesta la stessa regione per iscritto».
Il movimento a difesa delle dune mette in evidenza come la Soprintendenza sia intervenuta, dopo i primi interventi di associazioni, cittadini e movimenti, sulla tutela delle dune «ma il Fratino si alimenta principalmente sul bagnasciuga e la procedura di legge avrebbe dovuto indagare sugli effetti delle concessioni non solo sui punti in cui la specie depone fisicamente le uova ma anche dove mangia visto che le norme europee impongono la tutela a 360 gradi della specie».
Le concessioni sono temporanee e scadono a settembre, se i tempi permetteranno un udienza gli ambientalisti assicurano di voler evidenziare maggiormente questo aspetto.
La lotta per la tutela del tratto di spiaggia della Stazione di Tollo però continua annunciano gli ambientalisti «bisogna far rispettare fino all’ultima virgola le prescrizioni imposte dalla Soprintendenza e poi si dovrà attivare una vertenza sul nuovo Piano spiaggia comunale, che è la vera sfida che abbiano di fronte. Venerdì prossimo alle ore 18 davanti al circolo La Granita ci sarà una riunione per decidere tutti assieme le prossime mosse del movimento Dune Bene Comune».
Estratti dalle due ordinanze
Il Collegio ritiene che le doglianze contenute nel ricorso non sono assistite, allo stato, da un sufficiente grado di fondatezza.
Il parere reso al Comune di Ortona dalla Soprintendenza archeologica delle belle arti e del paesaggio in data 29 maggio 2019, favorevole al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica e non impugnato dalla ricorrente, impone infatti ai concessionari delle aree demaniali CP13 e CP14 delle prescrizioni assai stringenti, ritenute idonee a preservare l’alto valore paesaggistico ed ambientale del sistema dunale della spiaggia e a tutelare le specie autoctone della flora e della fauna, con particolare attenzione alla nidificazione dell’uccello fratino.
La consistenza dell’aggiudicazione delle concessioni demaniali, di durata stagionale e per la sola posa in opera degli ombrelloni, con esclusione dell’estensione dei sottoservizi, nonché la circostanza che è ancora in atto la fase prodromica alla sottoscrizione delle concessioni, avente ad oggetto la verifica della rispondenza degli elaborati progettuali presentati dagli aggiudicatari alle prescrizioni imposte dalla Sovrintendenza, escludono inoltre la sussistenza di un pregiudizio grave ed irreparabile per gli interessi personali e diffusi fatti valere dalla ricorrente, anche con il sostegno dell’associazione animalista intervenuta ad adiuvandum.
Il Collegio ritiene che le doglianze contenute nel ricorso non sono assistite, allo stato, da un sufficiente grado di fondatezza.
Il parere reso al Comune di Ortona dalla Soprintendenza archeologica delle belle arti e del paesaggio in data 29 maggio 2019, favorevole al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica e non impugnato dai ricorrenti, impone infatti ai concessionari delle aree demaniali CP13 e CP14 delle prescrizioni assai stringenti, ritenute idonee a preservare l’alto valore paesaggistico ed ambientale del sistema dunale della spiaggia e a tutelare le specie autoctone della flora e della fauna, con particolare attenzione alla nidificazione dell’uccello fratino.
La consistenza dell’aggiudicazione delle concessioni demaniali, di durata stagionale e per la sola posa in opera degli ombrelloni, con esclusione dell’estensione dei sottoservizi, nonché la circostanza che è ancora in atto la fase prodromica alla sottoscrizione delle concessioni, avente ad oggetto la verifica della rispondenza degli elaborati progettuali presentati dagli aggiudicatari alle prescrizioni imposte dalla Sovrintendenza, escludono inoltre la configurabilità di un pregiudizio grave ed irreparabile per gli interessi personali e diffusi fatti valere dai ricorrenti, anche con il sostegno delle associazioni animaliste e ambientaliste intervenute ad adiuvandum.