Il progetto ha l’obiettivo di aumentare le prestazioni energetiche degli edifici stimolando e promuovendo l’uso del BIM durante il ciclo di vita di un edificio: dalla fase di progettazione alla costruzione, gestione, manutenzione, ristrutturazione, per arrivare, infine, alla demolizione. “Il Building Information Modelling, meglio conosciuto come BIM, – ha spiegato Campitelli – è in grado di fornirci informazioni fondamentali in relazione alle performance energetiche e, rispetto al patrimonio degli edifici pubblici, rappresenta anche un’opportunità in termini di risparmio della spesa pubblica. In sostanza, il BIM, immettendo positività nel sistema relativo al mondo delle costruzioni – ha aggiunto – può essere anche una metodologia capace di far ripartire l’economia legata al settore edile”. Per trarre tutti i benefici introdotti dal BIM occorre che tutti i tecnici della filiera delle costruzioni siano pronti ad acquisire nuove competenze che siano integrate anche con l’obbligatorietà dell’introduzione dei criteri di performance energetica degli edifici per una migliore qualità del progetto e per un costo di manutenzione e gestione inferiore. L’uso del BIM è già un obbligo di legge così come è obbligo, per la pubblica amministrazione, fare formazione e dotarsi di hardware e software adeguati. Al di là dell’obbligo, è bene sapere che il BIM si sta diffondendo sempre più in tutti i paesi del mondo, proprio per i vantaggi che ne derivano per la sostenibilità dell’ambiente costruito e la pubblica amministrazione ha un ruolo fondamentale nel dotarsi di strumenti per gestire un progetto digitale che può essere realizzato e condiviso con piattaforme informatiche.
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