“Siamo passati dal leggere sui giornali di ipotesi grottesche, come quella di partire con una bizzarra mini giunta – ricorda il consigliere M5S – all’ascoltare boriose dichiarazioni da parte della Lega, in cui si parla del sindaco come di una comparsa che non può pensare di avere voce in capitolo nel decidere nomi ed incarichi all’interno della giunta. Da parte sua Masci non fa nulla per smentire o riabilitare il suo ruolo, avendo già mancato la promessa con cui si impegnava ad imporre una sua decisione entro sabato scorso, in assenza di un accordo che ad oggi tarda ancora ad arrivare”.
“Chissà che non finisca col dover prendere spunto da quanto fatto dal PD all’alba dell’ultima campagna elettorale – continua Paolo Sola – dovendo ricorrere ad appositi commissari da Roma, interpellati in quel caso per la scelta del candidato sindaco, e che in questo potrebbero intervenire per imporre dall’alto le gerarchie lì dove le capacità di Masci stanno fallendo”.
“E intanto le problematiche della città, che in campagna elettorale sembravano tanto impellenti e improrogabili, restano in attesa di interventi e programmazione – conclude il consigliere – Una situazione che, sin dagli albori, non lascia presagire nulla di buono se non anni di battibecchi, all’interno della stessa maggioranza ancor prima che del Consiglio Comunale. Nel frattempo il 27 giugno scadrà il termine perentorio di 10 giorni dalla proclamazione degli eletti per convocare (entro i successivi 10 giorni) la prima seduta del Consiglio. Il tempo scorre, e le manette intorno ai polsi fanno sempre più male”.