“Bisogna sempre mettere per prima la città – ha affermato il capogruppo del Pd in Consiglio Comunale, Chiara Zappalorto – in ogni sede abbiamo sempre cercato di portare il nostro contributo per migliorare lo stato delle cose. Chiaramente ad ogni offerta di aiuto c’è sempre stato un diniego della maggioranza e capisco alcune dichiarazioni venute fuori come quelle dei colleghi di Chieti. Da Capo sul dare priorità alla città, cosa che abbiamo sempre fatto. Però in questi anni è rimasto tutto inascoltato e siamo arrivati a 11 mesi dalla fine del mandato e ci troviamo in una situazione che, ci siamo stancati di ripere, è sotto gli occhi di tutti, forse è una delle poche città che non ha un cartellone estivo ed è un po’ animata da iniziative di altri enti e non direttamente dall’amministrazione comunale. Noi siamo l’alternativa, non siamo una stampellam diremo di no in Consiglio Comunale e ribadiremo in tutte le sedi il nostro no a questo Bilancio”.
“Sicuramente la consiliatura è terminata – ha rimarcato il capogruppo di Chieti per Chieti, Luigi Febo – dopo nove anni di amministrazione Di Primio ormai è al capolinea indifferentemente dal fatto che qualcuno può pensare di dare ossigeno alla maggioranza, è finita. Noi siamo l’alternativa a questo Governo, siamo l’alternativa a Di Primio e siamo l’alternativa a Forza Italia. Ci siamo candidati l’altra volta e ci candideremo di nuovo per dare un futuro diverso alla città che non può essere sicuramente quello degli ultimi nove anni sia con Forza Italia che con le liste civiche che appoggiano il sindaco Di Primio. Di questi nove anni rimane un dissesto alle porte con gravi conseguenze per le risorse che saranno sempre di meno per la città e con questi dati che sono certificati dai revisori dei conti sarà un problema”.
“Secondo me da quello che è emerso dal non Consiglio Comunale della scorsa seduta – ha sottolineato il consigliere del Pd, Filippo Di Giovanni – anche andando a vedere le modalità di chiusura che è in palese contrasto con il nuovo regolamento del Consiglio Comunale approvato di recente, rispetto al quale per ritirare una delibera non ci si può sottrarre al voto dei consiglieri e questo a noi del Pd e di Chieti per Chieti ci lascia un po’ perplessi sulla legittimità delle procedure improntate ad una chiara forzatura volta a non affrontare un tema politico. È chiaro che oggi a Chieti l’esperienza di centrodestra, così com’è uscita dalle urne, è un’esperienza che è finita, è chiaro, e adesso, attraverso un giro di parole per il quale il centrosinistra diventa la pallottola di Forza Italia per impallinare il sindaco, è del tutto infondata. Adesso Forza Italia che dale urne risulta essere un pilastro di questa amministrazione, dal momento in cui non fa parte più di quel progetto politico, lo deve venire a dire in Consiglio. Senza consiglieri è una non presa di responsabilità, è una presa in giro alla città. Il fatto che il Pd e Chieti per Chieti sono contrari al Bilancio non è una novità, siamo l’opposizione, solo che si cerca di far passare il messaggio che l’approvazione del Bilancio dipenda da noi, non è così perché l’esperienza del centrodestra è finita e per far finire questa esperienza bisogna prendersi il pudore e la responsabilità nel venire in aula e dirlo perché questa è la politica. Il fatto che per noi viene prima Chieti e poi le beghe della politica è scontato, poi che questo è un Bilancio da rifare non ci sono dubbi, ma ad oggi bisogna prendere atto che questa esperienza politica è finita, cosa verrà dopo si vedrà”.
“Noi siamo l’alternativa a questa amministrazione che ha governato la città in questi nove anni e mezzo – ha chiosato il consigliere comunale del Pd, Alessio Di Iorio – sappiamo che il Bilancio, anche se venisse approvato tra qualche giorno, è fallimentare e farà cadere la città in un baratro irreversibile. Abbiamo visto che questo è un Bilancio triennale che va dal 2019 al 2021 e sappiamo che in questo arco di tempo il Comune di Chieti spenderà 15 milioni di euro in meno rispetto al passato e questo significa che la città verrà cancellata dalla cartina geografica. Non ci sono i tempi tecnici per modificare questo Bilancio ed è proprio per questo che siamo contrari, poi non ci sono servizi come gli asili nido e poi ci sono tante cose che abbiamo detto in questi giorni che purtroppo non ci vedono favorevoli all’approvazione di questo Bilancio. Stiamo valutando delle azioni per accertare se il Consiglio si sia concluso in maniera consona al regolamento”.
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