“Di questi sessanta ricoverati, ce ne sono trentacinque in medicina est, dieci in medicina sud, cinque in medicina nord e i restanti si trovano in altre aree. In teoria sarebbero sette i medici in organico, ma di questi, tra prescrizioni e spostamenti in altro presidio ospedaliero, solamente cinque sono operativi a tutti gli effetti”.
“Come se non bastasse – prosegue Pettinari – il lavoro viene diviso in turni. Succede che al mattino siano presenti tra i due e i tre medici e il pomeriggio uno solo. Nei turni notturni e festivi il disagio aumenta ulteriormente se possibile, visto che l’unico medico attivo è chiamato a svolgere anche la guardia interdivisionale con i reparti Stroke Unit (otto pazienti) e Pneumologia (otto pazienti). Ne esce un quadro inaccettabile, sia per il lavoro ordinario che, soprattutto, in situazioni di emergenza, quando il personale è costretto a intervenire prontamente su un paziente, lasciando momentaneamente la routine quotidiana e allungando la lungodegenza”.
“Nel reparto sono presenti pazienti con problematiche sociali oltre che sanitarie, come tossicodipendenti e alcolizzati. Si tratta di persone che devono essere seguite da vicino anche al termine del ricovero per poter essere inserite in strutture sorvegliate di cui non disponiamo, rendendo così complicato anche il percorso di dimissione. Il paradosso in cui ci ha trascinato l’ASL di Pescara è che, a fronte dei cinque medici effettivi a Medicina per sessanta pazienti, ci sono otto medici per otto pazienti nel reparto di Pneumologia”.
“La richiesta – conclude – che facciamo all’assessore alla sanità Verì è molto chiara: è urgente provvedere ad aumentare il numero di medici effettivi in organico, passando da cinque a otto, e rinforzare il personale di infermieri e operatori socio-sanitari. Ci tengo a ringraziare i professionisti che lavorano ogni giorno in condizioni così precarie, mettendo il massimo impegno in ciò che fanno per garantire le migliori cure possibili ai pazienti. Adesso la politica e la giunta regionale di centro destra facciano la propria parte, aiutino il personale e offrano ai cittadini il miglior servizio possibile”.