“Come autore della legge – approvata con grande ritardo dopo una lunga battaglia – non posso che esprimere amarezza per il fatto che il Consiglio Regionale non sia stato capace di convergere nella passata legislatura regionale sulla nomina di Rita Bernardini proposta dallo scomparso Marco Pannella”. Afferma Acerbo per poi aggiungere “La mediocrità del ceto politico abruzzese – dal PD al centrodestra al M5S – ci ha privato del contributo di una delle maggiori esperte di problemi carcerari che ci sia nel nostro paese. In particolare demenziale che il M5S abbia negato il proprio voto favorevole perchè Rita era stata condannata per la disobbedienza civile contro il proibizionismo sulla cannabis. Ho sentito Rita oggi e mi ha detto che non intende ripresentare la domanda. Un’occasione persa per la nostra regione.
Spero che ora non si proceda a una nomina con logica spartitoria di maggioranza ma venga scelta una persona che nel carcere e con i detenuti abbia lavorato sul serio e che possa effettivamente svolgere il ruolo che la legge assegna al Garante.
Il grado di civiltà di un paese si giudica dalle sue galere, insegnava Voltaire”.