Frase significativa, perché è il segno del debito di riconoscenza che la società sente di avere nei confronti di un tecnico che non ha sbagliato un colpo, raccogliendo solo successi e, forse ancor più importante, cambiando mentalità, metodi di lavoro e gioco a una squadra costruita per vincere, ma che non era affatto scontato che vincesse. Obbligata dunque la riconferma della società, ma anche il tecnico lombardo ha manifestato la sua volontà di rimanere in neroverde, lanciandosi subito con entusiasmo nei preparativi per la nuova stagione:
“A dicembre sono arrivato a Chieti senza sapere bene cosa avrei trovato, convinto unicamente dalle parole e dal carisma del patron e del presidente. Ho scoperto una società organizzata, che ha fatto un lavoro impeccabile, e più in generale un ambiente straordinario, che mi ha fatto subito sentire parte del progetto. Mi era stato dato l’obiettivo di vincere il campionato, l’abbiamo centrato grazie all’apporto di tutti, ma ora dobbiamo dimenticare quello che è stato fatto e ripartire da zero, con umiltà, sacrificio, voglia di fare ed entusiamo. D’accordo con la società, stiamo allestendo un organico di buon livello per la B1, capace di giocare un campionato da protagonista. Ci saranno conferme e nuovi arrivi, ma soprattutto ci sarà da lavorare per crescere e migliorarsi tutti. A Chieti ho trovato una seconda casa, ci tengo a dare anche in futuro il massimo per permettere a questa società di raggiungere i suoi obiettivi”.