Ai documenti, provenienti dagli archivi dei servizi e della polizia e desecretati solo nel 2014, si sono aggiunte centinaia di nuove testimonianze, analisi dei Ris, informative diplomatiche. Il rapimento e la morte del politico pugliese vengono inquadrate in un contesto internazionale, lontano dalla classica ricostruzione che attribuisce l’omicidio a una frangia fuori controllo del marxismo italiano.
Ancora oggi, dunque, “a ben guardare, non sappiamo tutta la verità”: su questa premessa, nella sala consiliare del Comune dalle ore 18.00, verrà approfondito un caso che ancora desta passioni e interrogativi nel Paese. “E’ ancora assai diffusa l’idea” ha detto il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati proprio parlando del lavoro di Fioroni, “che nella vicenda Moro vi siano zone d’ombra, aspetti rilevanti da chiarire. Da qui, nella scorsa legislatura, il via parlamentare ad un’apposita nuova Commissione d’inchiesta”.
La creazione della Commissione, presieduta dall’onorevole Fioroni, è stata la continuazione di un indirizzo imboccato dal Parlamento decenni or sono. Composta da ben 60 membri ha terminato il suo mandato senza presentare una relazione finale vera e propria, ma tre relazioni periodiche, a fine 2015, a fine 2016 e a fine 2017.
Il libro in buona parte divulga gli esiti della recente inchiesta parlamentare, fornire spunti alla magistratura per nuove inchieste, ma vuole essere anche uno strumento di memoria: da un sondaggio recente condotto nel mondo della scuola, effettuato su 11 mila studenti, il 35% dei ragazzi ignora chi sia Aldo Moro.
Intervengono per i saluti il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito, il presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, il Parroco di Spoltore Gino Cilli, l’assessore alla cultura Roberta Rullo. Modera Luciano Troiano.