Ortona – Il WWF Abruzzo ha inviato al Comune di Ortona un atto di significazione e diffida con richiesta di annullamento dell’Avviso pubblico per l’assegnazione di concessioni demaniali marittime stagionali per finalità turistico ricreative e di valorizzazione sociale ambientale (area demaniale nord del comune di Ortona, zona Postilli-Riccio).
“Siamo stati costretti a questo atto, predisposto grazie ai legali dell’Associazione, viste le numerose incongruenze presenti nell’Avviso e il rischio concreto di veder compromesso uno dei pochi tratti di litorale che mantengono carattere di naturalità in Abruzzo, senza considerare che alcuni dei lotti identificati non hanno accessibilità e quindi non hanno i requisiti minimi di sicurezza secondo lo stesso codice degli appalti”, dichiara Dante Caserta, vicepresidente nazionale del WWF.
Come evidenziato nell’atto trasmesso al Sindaco di Ortona, l’Avviso si basa sulla cartografia di un vecchio Piano Demaniale, datato 2011 e redatto nel 2006/2007, che non tiene conto dello stato attuale dei luoghi: la linea di costa, la battigia e quindi l’area demaniale che a sua volta va a modificare i terreni dei privati. Il mare non è una linea retta, ma un sistema complesso in perenne movimento: risente sia dell’azione antropica che dei fattori naturali e i cambiamenti climatici in atto stanno accentuando tali modificazioni.
L’Avviso poi non considera quanto stabilito dal Piano Demaniale Regionale, adottato con delibera n. 20 dal Consiglio Regionale dell’Abruzzo in data 24.02.2015, né dalla Legge finanziaria 30 dicembre 2018, n. 145, che ha rivisto il sistema delle concessioni demaniali marittime e stabilisce le condizioni e le modalità per procedere alle nuove assegnazioni (come la ricognizione e la mappatura del litorale e del demanio costiero-marittimo, la necessità di una preventiva analisi del territorio tale da poter verificare le singole specificità e caratteristiche territoriali secondo criteri di sostenibilità ambientale).
“Perché tanta fretta viste le nuove disposizioni in materia? Perché non è stata motivata specificatamente l’esigenza della messa a bando di queste nuove aree, considerate anche le loro particolarità e criticità, come la presenza del Fratino che proprio qui trova uno dei pochi siti della costa abruzzese dove ancora riesce a nidificare, o le segnalazioni di una vegetazione sabbiosa pioniera e le formazioni dunali”, si chiede Fabrizia Arduini, Presidente del WWF Zona Frentana e Costa Teatina. “Perché non si è voluto tenere conto delle finalità del Piano Demaniale Regionale 2015 che all’art. 1 impone la salvaguardia delle zone costiere di pregio ambientale naturalistico e delle aree oggetto di insediamento di fauna e flora protetta?”.
Nel frattempo crescono le adesioni alla manifestazione di domani, domenica 26 maggio, lanciata da associazioni e cittadini che si sono riunite nel gruppo #DuneBeneComune: l’appuntamento è alle ore 10 al lido Cambusiere (stazione di Tollo) per una passeggiata naturalistica con censimento di flora e fauna protetta.