“Domenica sera –spiegano i coordinatori– è nata la pagina facebook “Dune Bene Comune – Spiaggia Libera Stazione di Tollo” https://www.facebook.com/dunebenecomune/ che in due giorni ha raccolto tantissimi “mi piace” (ora siamo già a 1.650), segno tangibile dell’interesse dei cittadini per questo tratto di costa (hashtag #dunebenecomune).
Le bellissime dune di Ortona, che ospitano specie protette che vanno dal fratino al giglio di mare, meritano un’attenta protezione e gestione come spiaggia libera e non certo una forma di progressiva privatizzazione che comporterebbe il depauperamento della loro bellezza”.
La pressione sulla costa abruzzese già pesantemente cementificata sta aumentando ulteriormente, con interventi dissennati e diffusi. Le dune stanno scomparendo anche dagli ultimi tratti di costa. “Riteniamo quella del comune di Ortona di assegnare 10 concessioni una scelta erronea anche dal punto di vista del turismo, –commentano gli attivisti– visto che i visitatori sono ormai alla ricerca di luoghi che abbiano preservato il loro carattere naturale. Crediamo sia miopia pensare di “sviluppare” questa località omologandola a quelle di aree cittadine.
Per questo lotteremo in ogni sede, anche legale, per preservare questo luogo meraviglioso sia ora contro queste concessioni sia in sede di nuovo Piano demaniale marittimo.
Facciamo appello a cittadini, associazioni ed enti affinché aiutino la nostra azione”.
Le bellissime dune di Ortona, che ospitano specie protette che vanno dal fratino al giglio di mare, meritano un’attenta protezione e gestione come spiaggia libera e non certo una forma di progressiva privatizzazione che comporterebbe il depauperamento della loro bellezza”.
La pressione sulla costa abruzzese già pesantemente cementificata sta aumentando ulteriormente, con interventi dissennati e diffusi. Le dune stanno scomparendo anche dagli ultimi tratti di costa. “Riteniamo quella del comune di Ortona di assegnare 10 concessioni una scelta erronea anche dal punto di vista del turismo, –commentano gli attivisti– visto che i visitatori sono ormai alla ricerca di luoghi che abbiano preservato il loro carattere naturale. Crediamo sia miopia pensare di “sviluppare” questa località omologandola a quelle di aree cittadine.
Per questo lotteremo in ogni sede, anche legale, per preservare questo luogo meraviglioso sia ora contro queste concessioni sia in sede di nuovo Piano demaniale marittimo.
Facciamo appello a cittadini, associazioni ed enti affinché aiutino la nostra azione”.