Il sindaco di Lanciano Mario Pupillo si è detto orgoglioso di quella che si preannuncia come una settimana santa nel segno della tradizione storica, come è stata definita dal priore Raffaele Sabella. “La riscoperta della posata sarà un ritrovamento culturale per tutta la comunità- ha detto il sindaco- che saprà riscoprirsi in una così bella ed importante tradizione che non eguali in Abruzzo”.
La posata, come la parola stessa suggerisce, consisterà nel “POSARE” la statua del Cristo Morto dinnanzi alla Cattedrale della Madonna del Ponte dove verrà eseguito, dai 170 cantori e 40 musicisti, il Miserere Grande e il Christus Factus est del Maestro Francesco Masciangelo. Un coro ed una banda voluti fortemente, anche per degnamente celebrare il 135esimo anniversario della morte del Maestro Pietro Marincola, che fu fra i direttori di banda più importanti al mondo, come ha ricordato il nipote Omar Crocetti. “Per la mia famiglia -afferma Crocetti – sarà una grande emozione riportare le musiche originali di Masciangelo e sentirle suonare dalla Grande orchestra di fiati Pietro Marincola”. L’orchestra sarà diretta da Maestro Andrea Di Mele che ha voluto ringraziare la confraternita che gli ha permesso di interpretare il Miserere di Masciangelo in tutta la sua originalità: “suoneremo- ha detto Di Mele- lo spartito così come venne suonato nel 1833 in Cattedrale nel giorno in cui alla Madonna del Ponte venne incoronata”.
Il coro, composto da 170 elementi, sarà invece diretto dal Direttore d’orchestra Alberto De Sanctis, direttore del coro dell’opera di Roma che ha messo insieme i 170 cantori che la confraternita aveva individuato fra tutti i cori presenti sul territorio diocesano.
Nel corso della conferenza, alla quale erano presenti anche diversi confratelli e consorelle, è stato anche presentato il libro curato dallo storico Domenico Maria Del Bello: ‘Ad Populi pietam Concitandam’, La celebrazione della posata nella celebrazione del venerdì santo a Lanciano. I testi di questa preziosa pubblicazione sono di Filippo Lanci, Gianfranco Miscia, Mauro Re e Carlo Nicolucci. Nella copertina del libro una foto rarissima, la prima che ritrae lanciano in un’istantanea, datata molto presumibilmente 1867, che immortala proprio una posata, che fu poi nei secoli vietata dalla curia, e che all’epoca si svolgeva in diversi punti della città. La foto si riferisce a via Valsecchi, la strada che porta verso il comune e dove abitavano i due fratelli pionieri della fotografia, i Montanari.
Il priore Raffaele Sabella, che in questi pochi mesi di mandato sta cercando con tutte le sue forze di ridare nuovo slancio ad un simbolo di una intera comunità, ha poi illustrato nello specifico tutti gli appuntamenti della settimana: dalla vestizione di 14 nuovi novizi, un numero da record, la Domenica delle Palme passando poi per il tradizionale concerto di mercoledì 17 alle 21 in Cattedrale fino ad arrivare al suggestivo rito del giovedì santo dove i soli confratelli maschi, con il cappuccio calato sul volto, percorreranno le stradine e le viuzze del centro storico.
La conclusione ,invece, ci sarà il venerdì con partenza dalla Chiesa di santa Chiara alle ore 19 della grande processione cittadina del Cristo Morto.