La società fa sapre inoltre di essere pronta a onorare i propri obblighi “e a affrontare, come avvenuto in passato, con serenità e serietà l’iniziativa del Ministero dell’Ambiente, rispetto alla quale non mancherà di intraprendere tutte le possibilità di difesa a propria tutela”.
La società comunque ritiene che la valorizzazione economica del danno indicata nella richiesta del Ministero dell’Ambiente sia basata su stime e parametri infondati e su elementi errati e non accertati.
“Inoltre, il Ministero richiede attività di bonifica solo a Edison, –si legge nella nota– che è peraltro l’unico soggetto a essersi fatto carico – anche economicamente – delle azioni di ripristino del territorio. La società ha già avviato le attività propedeutiche alla bonifica che si è impegnata a portare a termine, come da progetto presentato al Ministero dell’Ambiente nel 2018 e progressivamente integrato accogliendo le richieste di tutti gli enti competenti.
La società ricorda che ci sono altri soggetti responsabili della bonifica, privati e pubblici, e auspica che tutti facciano la loro parte”.