«Preso atto della dichiarazione del Sindaco di Pianella –scrive Filippone– riportata nel suddetto articolo virgolettato, nella quale si afferma testualmente: “Inoltre, la questione era già stata affrontata e approfondita nel corso della precedente consigliatura, tanto che il consigliere dell’altra lista di opposizione (Gianni Filippone di Pianella Vicina, ncd) che conosceva i fatti, non ha sottoscritto l’interpellanza”.
Visto che si vuole accostare il nome del sottoscritto ad un contesto a cui sono totalmente estraneo, sono costretto a precisare che a suo tempo ho segnalato personalmente al precedente responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Arch. Fabrizio Trisi in presenza del Sindaco Marinelli, che la procedura che si intendeva adottare era illegittima, in quanto non era stata concessa la facoltà di esercitare il diritto di prelazione alle famiglie in affitto, e che le suddette non potevano essere sfrattate dalle abitazioni una volta venduto l’immobile a ditte private, a meno che non si provvedeva a trasferire gli affittuari su altri appartamenti, nel caso erano disponibili, di proprietà del Comune di Pianella.
Inoltre, devo smentire l’affermazione del tutto falsa, secondo cui il sottoscritto si sarebbe rifiutato di firmare la suddetta interpellanza, in quanto nessun consigliere dell’altro gruppo di opposizione denominato “Vivere Pianella” mi ha mai invitato a firmare l’interpellanza stessa.
Pertanto, si invita il Sindaco Marinelli, ad assumere un atteggiamento più democratico e meno offensivo verso i consiglieri di opposizione, i quali hanno diritto di esercitare liberamente il loro ruolo democraticamente».
Filippone nella nota assicura che a suo tempo ho affrontato il problema, «ma invece di fare una interpellanza in consiglio comunale, cosa secondo me inutile visto il comportamento arrogante del Sindaco e dell’Assessore ai lavori pubblici dell’epoca, ho preferito informare i cittadini interessati, che dalle mie informazioni, hanno prontamente fatto denunce di parte per tutelare i loro diritti. Confidando e sperando ancora nella celerità della giustizia.
In questo caso, il Sindaco Marinelli non ha dimostrato di essere un “bravo padre di famiglia”, in quanto di fronte ad alcuni suoi concittadini bisognosi, che possono trovarsi in difficoltà specialmente in questo periodo di crisi economica, invece doveva preoccuparsi di andare incontro al cittadino bisognoso, ad esempio: prospettando un piano di rientro rateizzato per l’affitto arretrato.
Non è giusto obbligare le famiglie in affitto di comprare casa, se queste non hanno le possibilità».
Dal Capogruppo di Pianella Vicina poi arriva l’ nvito il Sindaco a convocare urgentemente un Consiglio Comunale per avere un chiarimento su tutta la vicenda, non solo per spiegare la procedura seguita nella vendita degli alloggi, ma anche per dare risposte concrete agli inquilini interessati, «i quali da un giorno all’altro rischiano di ritrovarsi senza casa e sfrattati dal nuovo proprietario, e sicuramente con una richiesta di affitto non calmierato, sproporzionato rispetto al loro basso reddito e alle condizioni di salute precaria in cui si trovano diversi anziani e invalidi».