Montesilvano – «“L’immediato ritiro di un manifesto rispettoso della dignità femminile”. Leggendo la lettera ricevuta oggi, sorrido di fronte alla superficialità con cui qualcuno ha apposto la sua firma su un documento di cui evidentemente non conosce nemmeno il contenuto». Lo dice il sindaco che aggiunge: «Le consigliere di Parità della Regione Alessandra Genco, la presidente della Commissione Gemma Andreini e la consigliera di Parità provinciale Danielle Mastrangelo parlano di manifesti da ritirare. Manifesti che tuttavia non esistono. Così come parlano di messaggi “Rispettosi della dignità della donna”. Mi domando quindi se prima di inviare la loro missiva hanno fatto un giro per le strade della città. Poiché loro stesse ci insegnano che le parole sono importanti, dato che si appigliano ad un unico termine, additandolo come discriminatorio, non valutandone l’accezione più ampia e soprattutto il contesto del messaggio a cui esso è connesso, voglio sottolineare che la parola manifesto significa letteralmente “foglio di carta esposto in pubblico”. Ci dicano dove le tre rappresentanti hanno visto anche un solo manifesto denigrante o discriminatorio, dal momento che a Montesilvano, le affissioni legate alla campagna anti prostituzione riportano il messaggio “Dai valore alla tua famiglia, vita, salute, e dignità”, come si può tranquillamente constatare con le foto che allego».
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