Pescara – «Quando, due anni fa, D’Alfonso scelse Tonelli alla presidenza TUA in sostituzione del Professor D’Amico dimissionario, a sua volta altrettanto incompatibile quale Rettore dell’Universita degli Studi della Città di Teramo, i Comitati contestarono vivacemente la nomina inopportuna. Sia sotto il profilo dell’inconferibilità dell’incarico (Tonelli era già presidente di Pescara Energia), sia per il riconoscimento morale indebito riservato al principale responsabile del pessimo affare legato all’aggiudicazione – a luglio 2006 – della gara a rilevanza europea proprio al mal funzionante costosissimo Phileas olandese» così in una nota stampa Ivano Angiolelli portavoce delle associazioni greenway strada Parco, dopo che l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) nella delibera pubblicata il 27 febbraio aveva sentenziato su come Tullio Tonelli non avrebbe potuto rivestire il ruolo di presidente della Tua, la società unica dei trasporti regionali, in quanto già amministratore unico di Pescara Energia Spa, società in house del Comune di Pescara.
«Una scelta gravemente sbagliata –commenta Angiolelli– che ha condizionato in modo irreversibile il buon esito dell’appalto, fondato su un vettore di “tipo proprietario a brevetto esclusivo” non riproducibile sul mercato. La cui ditta costruttrice APTS di Helmond è fallita il 25 novembre del 2014, più di quattro anni fa, a seguito dei malfunzionamenti riscontrati sulla “guida magnetica” mai omologata dai Ministeri dei governi interessati, senza che TUA abbia dato alcun seguito alla delibera del Cda n.26 del 16 ottobre 2017 – assunta in conformità al provvedimento adottato dal RUP della Filovia ingegner Pierdomenico Fabiani – sulla pertinente risoluzione in danno del contratto di fornitura stipulato il 21 maggio 2007 dal presidente GTM Donato Renzetti, non onorato dall’ATI appaltatrice. La quale non era stata in grado di fornire un filobus “alternativo equivalente” non più disponibile sul mercato internazionale degli autobus dopo il fallimento sia del sistema di “guida magnetica” in dotazione al Phileas, sia di quello a “guida ottica” in dotazione al cessato Civis di Bologna».
«Un quadro fosco e inquietante» lo definiscono i greenway che ha portato all’adozione di un nuovo provvedimento imposto da Tonelli al Cda «contro il parere del Collegio sindacale assente dalla seduta – per arginare il timore dell’inevitabile intervento dei giudici contabili di L’Aquila. Vale a dire la delibera n. 43 del 19 dicembre 2018, contenente la sorprendente rinuncia al risarcimento danni di circa quattro milioni di Euro stimati dal RUP, in forza di una transazione consensuale sbilanciata a netto favore di controparte. Incaricata di fornire nove esemplari, per altrettanti milioni di Euro, di un vettore “non equivalente” al cessato Phileas perché sprovvisto di “vincoli di assistenza alla guida” viceversa indispensabili sulla Strada Parco di Pescara per la limitata larghezza della carreggiata (7 mt, in luogo della misura minima indicata dal Codice della strada di mt 7.50).
Guida magnetica vincolata in dotazione al cessato Phileas, che aveva consentito al vettore olandese di stravincere la gara di luglio 2006 nei confronti delle due ditte concorrenti le cui offerte, ben più vantaggiose sul piano economico, riguardavano filobus convenzionali privi di guida automatica. Ciò detto, non si comprende come un requisito tecnico giudicato indispensabile nel 2006 per l’aggiudicazione dell’appalto possa divenire superfluo dopo ben tredici anni di brutte figure. Bene ha fatto l’ANAC di Raffaele Cantone a porvi finalmente rimedio».