Consegna simbolica di due piante di albizia, simile all’acacia, con fiori molto colorati, questa mattina in altrettante sedi scolastiche cittadine, la Ignazio Silone di via San Gottardo, e la Gianni Rodari, di via Vestina.
Il sindaco, Francesco Maragno, e l’assessore al Verde pubblico, Ernesto De Vincentiis, hanno presenziato a una breve cerimonia insieme ai dirigenti scolastici, Roberta Martorella della Silone e Adriano Forcella della Rodari, agli insegnanti e, soprattutto, ai bambini delle due scuole.
Gli alberi che saranno piantati, complessivamente 50, sono stati donati gratuitamente alla città dalla ditta Roberto Cilli. Dopo la consegna di questa mattina, infatti, le altre piante saranno sistemate in altri plessi di tutte gli istituti cittadini di competenza comunale (le scuole superiori sono gestite dalla Provincia di Pescara).
«E’ fondamentale imparare il rispetto della natura», ha detto il sindaco Maragno, ai piccoli della scuola elementare Silone, «Senza le piante, come sapete, non si può vivere ma dove esse ci sono troviamo un ambiente più bello e soprattutto più sano. Questa mattina avete visto anche quanta energia è necessaria per piantare un albero, e vedrete, poi, quanta cura è necessaria per farlo crescere. Invece, bastano pochi secondi per farlo morire. Dobbiamo essere tutti bravi a rispettare le piante e la natura».
I bambini, poi, hanno cantato la canzone su testo di Gianni Rodari e musicata da Sergio Endrigo e Luis Bacalov, “Ci vuole un fiore”, battezzando l’albero con il nome di Ignazio.
Alla scuola dell’infanzia di via Vestina, i bambini hanno assistito con grande curiosità al lavoro degli operai.
«E’ una bella iniziativa che riusciamo a realizzare con molta soddisfazione», spiega l’assessore De Vincentiis, «gli alberi saranno numerosi e di diverso tipo. Oggi abbiamo piantato due albizie ma ce ne saranno anche di altri generi. Questo intervento è importante per l’ambiente, ovviamente, ma ha anche una fondamentale funzione didattica. Far comprendere ai bambini l’importanza della cura delle piante è un modo concreto, come ha spiegato anche il sindaco, di farli diventare uomini e donne più attenti all’ambiente».
I piccoli della Rodari hanno battezzato la loro pianta con il nome di Alba.