Il comitato di quartiere rimarca come le proteste dei giorni scorsi non fossero un’esortazione alla buona volontà. “Il verde costituisce il nostro patrimonio, anche economico, del quartiere e delle nostre case. A nessuno è permesso di dilapidarlo e distruggerlo. Esistono delle leggi nazionali a protezione del verde. Prima fra tutte la Legge 10/2013 (Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani), che, tra l’altro, impone ai comuni di fare un censimento del verde esistente, un piano del verde per la sua estensione (è obbligatorio piantare un nuovo albero per ogni bambino nato). Inoltre il Sindaco prima della fine del suo mandato deve presentare alla città un rapporto su cosa ha fatto per migliorare questo patrimonio. Entro Marzo lo chiederemo anche al nostro Sindaco.
A fianco del piano urbanistico, del piano della mobilità sostenibile (trasporto pubblico, biciclette, pedoni, parcheggi di interscambio), il piano del verde, fatto in maniera partecipata con la collaborazione di agronomi, paesaggisti, architetti qualificati, saranno gli elementi contrattuali più importanti sui quali vogliamo scegliere il nuovo gruppo dirigente alle elezioni del prossimo Maggio, per la qualificazione e la nascita della grande città di Nuova Pescara, chiesta dal Referendum del 2014 e prevista dalla L.R. 26/2018”.