«I lavori di riqualificazione in corso d’opera sulla Strada Parco di Pescara si configurano come un intervento parziale che, nelle intenzioni malcelate dell’Amministrazione, si prefigge, da un lato, di ricostruire nel posto sbagliato la pista ciclabile – discontinua e sconnessa – data la promiscuità pericolosa con i pedoni; dall’altro, di preparare i luoghi malmessi onde favorire TUA S.p.A nell’improbabile avvento del filobus Van Hool Exquicity 18 T a doppia corsia di transito su un tracciato che non è – né sarà mai – in grado di accoglierlo in condizioni di sicurezza di esercizio e regolare ed efficace funzionamento.
In definitiva, ci troviamo al cospetto dell’ennesimo caso di spesa pubblica che avrebbe meritato un impiego più attento e consapevole, che finirà invece per suscitare false aspettative trasportistiche in un luogo naturalmente destinato alla mobilità dolce.
Peraltro, sulla mezzeria che inizia in corrispondenza di Via Castagna, il cemento ha preso il posto della siepe sempreverde preesistente, come testimoniano le immagini tratte sul posto. Un passo indietro, non c’è che dire, di cui non si comprende l’utilità se non quella di risparmiare sugli oneri delle potature periodiche a danno del paesaggio e della funzionalità degli spazi disponibili.
Una pessima idea architettonica che, nella mente del progettista, servirà ad evidenziare al meglio l’oscenità procurata allo stato dei luoghi dai ridondanti pali bianchi del mai nato Filò. Si persiste, in altri termini, nel danno rilevante di investire risorse cospicue, fallendo in modo sistematico l’obiettivo di realizzare manufatti a norma che siano compatibili con la funzione di TPL a cui il Viale sarebbe stato malamente destinato da una classe politica superficiale e impreparata».