Da molti anni, infatti, l’azienda sostiene le attività della onlus dimostrando una grande sensibilità verso i malati ematologici e una straordinaria generosità nella collaborazione ad iniziative che ne migliorano la qualità della vita e la degenza in ospedale. Quest’anno la rappresentanza della Sevel, che di di consueto accompagna i volontari Ail, non ha potuto raggiungere Pescara a causa dell’ondata di maltempo che ha colpito la regione, ma i giocattoli sono arrivati ugualmente nella casa di accoglienza dell’associazione, in via Rigopiano. Dopo averli suddivisi per età e incartati in confezioni regalo, le volontarie Patrizia Pelusi, Martina Sapienza, Claudia Polce, Giusy D’Annibale e Barbara Gerardi, guidate dal presidente Domenico Cappuccilli, hanno indossato le pettorine rosse e i cerchietti da renne e si sono recate a portare doni e sorrisi ai bimbi ricoverati. “Per noi i bambini sono tutti uguali – l ha spiegato Cappuccilli – Per questo motivo, non abbiamo portato i giocattoli solo in Oncoematologia pediatrica, ma abbiamo pensato di accontentare anche i piccoli pazienti di Pediatria. Facciamo quello che possiamo per alleviare, con qualche attimo di spensieratezza, il periodo di ricovero, che diventa ancora più pesante durante le festività natalizie, quando tutti sono a casa insieme alle famiglie. La consegna dei doni porta in reparto un po’ di gioia e una parvenza di ’normalità’ in un momento in cui i bambini sono costretti ad affrontare l’esperienza dell’ospedale e cure debilitanti. Ringrazio la Sevel di Atessa che ci è vicina da molti anni, in particolare il direttore Angelo Coppola e il responsabile del personale, Antonio Viggiano. Poter contare sul sostegno di questa azienda è molto importante per tutte le nostre attività ”. Libri, giochi da tavolo, puzzles, album da colorare, bambole e macchinine sono stati consegnati ai bambini dalle “renne” dell’Ail, accolte in Oncoematologia pediatrica dalla dottoressa Antonella Sau, mentre in Pediatria dalle dottoresse Rita Greco e Carmela Salladini e da personale infermieristico. “Abbiamo lasciato diversi doni anche per i bambini che saranno ricoverati nei prossimi giorni e per i pazienti del day hospital – ha aggiunto Cappuccilli – Per loro la Befana arriverà con un po’ di ritardo”.