La cronaca
Al 14’ doppia conclusione del Pescara: prima Monachello si fa ribattere da un difensore avversario, poi Melegoni manda a lato. Replica il Carpi al 20’ con Sabbione che dal limite manda di poco sopra l’incrocio. Poco dopo Marras riceve in verticale, a tu per tu con Piscitelli si fa ribattere la conclusione dall’estremo emiliano. Al 23’ Monachello finalizza un buon fraseggio dei suoi, ma la sua conclusione va alta. Al 27’ su un tirocross di Balzano blocca Piscitelli. Poco dopo uscita a vuoto di Piscitelli, Marras appoggia per Monachello che liscia clamorosamente. Al 30’ Sabbione sulla sinistra appoggia per Jelenic che allunga per Concas, la sua conclusione è bloccata a terra da Kastrati. Al 33’ lo stesso Concas con un diagonale manda di un soffio a lato. Al 46’ sugli sviluppi di un calcio di punizione battuta da Jelenic, Arrighini da distanza ravvicinata di testa manda di un soffio a lato.
Nella ripresa al 3’ Monachello riceve in area, Buongiorno devia in angolo. Poco dopo i biancazzurri reclamano un penalty per una presunta mano galeotta in area. Al 10’ Melegoni è costretto ad abbandonare il campo per un brutto infortunio dopo uno scontro di gioco, al suo posto entra Machin. Al 12’ Jelenic approfitta di un’indecisione difensiva del Delfino, la sua conclusione è deviata in angolo da Kastrati. Al 15’ gol annullato a Memushaj per fuorigioco. Al 22’ Mancuso riceve un lancio e prende la parte esterna della rete. Al 24’ dopo una serie di batti e ribatti Balzano manda alto. Al 28’ percussione di Mancuso sulla sinistra, mette in mezzo per Monachello che con tutto lo specchio della porta davanti non si coordina bene per la battuta a rete. A causa di una deviazione si tratta di calcio d’angolo sul quale il Pescara trova il vantaggio con un tocco di Mbaye che beffa Piscitelli. Al 43’ incursione di Machin che si fa deviare la conclusione in angolo. Poco dopo il raddoppio del Pescara con Mancuso che si fa 60 metri di campo e batte Piscitelli chiudendo di fatto la partita.
Le dichiarazioni dei due tecnici
Bepi Pillon (allenatore Pescara): “Lo sapevo che sarebbe stata una partita così perché giocare contro le squadre di Castori è sempre difficile, nella fase difensiva ti concede poco spazio e sono molto abili nelle ripartenze, infatti temevo questo. Hanno palleggiato molto in verticale, la mia preoccupazione era che potevamo perdere l’ordine e prendere gol d’infilata. Diciamo che ci siamo comportati bene da questo punto di vista, nel primo tempo forse la manovra era un po’ lenta, nel secondo tempo molto meglio. Questo è un aspetto positivo della partita, che nella seconda parte abbiamo voluto vincerla mantenendo sempre un discreto ordine anche dietro perché avevo timore della loro profondità, hanno giocatori veloci. Se attacchiamo a testa bassa e concediamo lo spazio diventa difficile la partita, invece siamo stati bravi ad essere preventivi e a non farli ripartire e nello stesso tempo abbiamo creato le possibilità per vincere la partita, mi sembra che l’abbiamo vinta meritatamente. Melegoni? Mi auguro che non sia niente di grave perché ha preso un bello spavento, da quello che mi ha detto il medico non dovrebbe essere niente di importante, vedremo domani perché a freddo si vedrà meglio com’è la situazione. La scomparsa di Radice? È uno degli allenatori più importanti che ci sono stati in Italia, ricordo che allenò anche il Treviso da giovane, io sono andato allo stadio a vedere qualche sua partita ed era voluto molto bene dai treviggiani da tutti i punti di vista. Oggi abbiamo avuto diverse occasioni prima del gol Monachello ha avuto quella opportunità importante, forse è scivolato, quando ho visto che la palla non è entrata mi stava per venire un colpo e meno male che la provvidenza divina poi ci ha pensato lei. Monachello deve stare tranquillo e lavorare come sta facendo, sempre guardando avanti e non pensando a quello che è successo. Deve continuare a lavorare bene, per la squadra e poi i gol arriveranno. All’inizio si era parlato di fare un buon campionato, di arrivare alla salvezza il prima possibile, di valorizzare i giovani e giocare un buon calcio. Credo che siamo nella linea di quello che dovevamo fare, 26 punti. Delle volte mettere troppe pressioni è sbagliato secondo me perché non ti fa rendere per quello che devi rendere. Adesso siamo in linea con quello che dovevamo fare, poi se più avanti arriverà qualcosa in più, tanto di guadagnato. Dobbiamo stare tranquilli, continuare a lavorare, testa bassa perché se ci mettiamo in testa di giocare tutte le partite per salvarci e tiriamo fuori quella cattiveria agonistica, andiamo bene, se invece abbiamo la pressione di fare i punti a tutti i costi perché siamo su, allora giochiamo male. Pensiamo di andare partita dopo partita, a raggiungere i 46 punti che dovrebbero bastare alla salvezza e poi pensiamo al resto, perché ho notato che nel primo tempo eravamo molto tesi e questo non va bene, noi dobbiamo essere spensierati e giocare come sappiamo”.
Fabrizio Castori (allenatore Carpi): “È una partita che si è persa sicuramente per un episodio sfortunato perché prendere un gol su autorete quando si era controllata bene la gara, senza rischiare più di tanto e avendo anche noi le opportunità che ha avuto il Pescara. Mi sento di dire che è stata una partita molto in equilibrio, c’è stato questo incidente che ha comunque cambiato il corso della partita. Ci sta che il Pescara abbia aumentato un po’ la pressione, ma fino a quel momento noi avevamo controllato abbastanza bene, anzi abbiamo avuto un paio di opportunità nel primo tempo. La gara nel complesso è stata in equilibrio, non ci sono state grosse occasioni se non in maniera sporadica, purtroppo c’è stato questo episodio sfortunato per noi e lo abbiamo pagato perdendo la gara. Siamo in recupero, ci stiamo riprendendo, ma non basta, domenica abbiamo perso a Lecce immeritatamente e ingiustamente, immeritatamente per come ci siamo espressi in campo e ingiustamente per alcune cose che si sono verificate, invece oggi si è perso su un’autorete, è un periodo che gira un po’ così, si raccoglie meno di quello che si merita. Dobbiamo stare sereni e continuare a lavorare come stiamo facendo senza farci vincere dal vittimismo e da tutti quello che ti porta poi ad essere vittima di te stesso. Dispiace perdere così, siamo una squadra che si deve salvare, venire a Pescara e perdere su un’autorete è un peccato, se fossimo riusciti a portare a casa un pareggio sarebbe stata una bella iniezione di fiducia”.
Tabellino
Pescara (4-3-3): Kastrati, Balzano, Gravillon, Scognamiglio, Del Grosso, Memushaj, Brugman, Melegoni (10’ st Machin), Marras (41’ st Palazzi), Monachello (38’ st Cofani), Mancuso A disposizione: Farelli, Fornasier, Elizalde, Cocco, Perrotta, Crecco, Del Sole, Scuccimarra Allenatore: Pillon
Carpi (4-4-1-1): Piscitelli, Pachonik, Sabbione (33’ st Machach), Poli, Buongiorno, Jelenic, Mbaye, Di Noia, Pezzi, Concas (31’ st Piscitella), Arrighini (22’ st Mokulu) A disposizione: Sambo, Colombo, Suagher, Frascatore, Ligi, Vano, Romairone, Saric, Barnofsky Allenatore: Castori
Arbitro: Maggioni (sezione di Lecco)
Assistenti: Capaldo (sezione di Napoli e Di Gioia (sezione di Foligno)
IV Uomo: Massimi (sezione di Termoli)
Marcatori: 28’ st Mbaye (aut.), 44’ st Mancuso
Ammoniti: Marras (P) Sabbione, Pezzi (C)
Espulsi: nessuno
Note: recupero 1’ pt 4’ st, angoli 8-3 per il Pescara, spettatori 5.516 (di cui 3.663 abbonati e 1.853 paganti) per un incasso di 31.533 euro (22.284 euro rateo abbonati + 9.249 euro quota paganti)