Il primo quarto inizia con le due compagini molto precise al tiro. Roma mette la testa avanti con l’ex Beltrame (4-6), ma l’Amicacci si riporta in vantaggio con Miceli e Marchionni, al termine di un’ottima circolazione di palla. Gli ospiti si affidano al loro storico pivot Cavagnini per rispondere agli avversari (17-16).
In partenza di secondo quarto l’Amicacci tenta la fuga grazie all’iraniano Gharibloo ma Roma rientra sempre con Cavagnini e Pennino lanciato in contropiede (25-24). A due belle azioni di squadra concluse da Marchionni risponde Stupenengo che si sblocca al tiro. Nel finale di tempo i padroni di casa approfittano degli errori al tiro del Santa Lucia per costruire un vantaggio di +7, sfruttando il talento offensivo di Macek e Marchionni (40-33).
Al rientro dall’intervallo Giulianova si presenta con il doppio centro Gharibloo-Mena, con lo spagnolo a portare palla, insieme a Ion, Minella e Kozaryna. Il Santa Lucia piazza subito un parziale andando a segno con Fares (40-39) ma dopo le difficoltà iniziali il quintetto atipico dà i suoi frutti all’Amicacci, che sembra prendere il comando delle operazioni con un Gharibloo efficace (49-43). La gara diventa nervosa e le percentuali ne risentono, ma il canestro di Macek chiude positivamente la frazione per i padroni di casa (51-45).
Il quarto quarto è un’autentica battaglia: la squadra di coach Castellucci si porta pericolosamente a ridosso dell’Amicacci e opera persino il sorpasso, trascinata dai canestri di Cavagnini e Stupenengo (58-59). L’agonismo regna sovrano e arriva il controsorpasso grazie a Marchionni, prima infilando un tiro difficile e poi concludendo un’azione insistita dopo una lotta durissima nel pitturato. Nel finale dei tempi regolamentari arrivano errori di tensione che permettono a Roma di pareggiare i conti dalla lunetta con Cavagnini e mandare il match ai supplementari, con Giulianova che spreca il pallone del successo sulla sirena (62-62).
Nell’overtime parte meglio il Santa Lucia ancora con l’azzurro Stupenengo ma l’Amicacci resta sempre lì con Miceli in contropiede, Mena e Marchionni freddo dalla lunetta (68-69). L’ultimo minuto è nel segno del rimpianto: Roberto Mena non riesce a mettere dentro due comodi tiri, uno per il sorpasso e l’altro per il possibile pareggio, permettendo così a Cavagnini di chiudere i conti dalla lunetta (68-72). Per la DECO Group l’imperativo adesso è di cancellare la delusione e preparare al meglio la prossima sfida che si annuncia altrettanto intensa: il derby dell’Adriatico a Porto Potenza contro la forte Santo Stefano.