Durante la prima giornata i ragazzi della Seconda H e Terza G hanno affrontato e conosciuto meglio il tema della disabilità’, della barriera architettonica e culturale, e del pregiudizio. Insieme al presidente Disability Manager Claudio Ferrante hanno analizzato i passaggi più importanti della Convenzione Onu in tema di diritti delle persone con disabilità, hanno parlato di felicità e di sentimenti, si sono guardati dentro per scoprire la propria felicità e per imparare a guardare con occhi nuovi le persone con disabilità ed apprezzare la ricchezza della diversità.
Nella seconda giornata i ragazzi hanno toccato con mano le vere difficoltà legate alla disabilità con la passeggiata empatica.Con le carrozzine fornite gratuitamente dalla ditta Orthosan di Montesilvano hanno affrontando i percorsi delle strade vicino alla loro scuola, prendendo atto della presenza di barriere architettoniche disseminate ovunque . Mettersi davvero nei panni di chi la disabilità’ la vive sulla propria pelle, come alcuni loro compagni di classe , affrontare le discese dei marciapiedi con scivoli inesistenti, i marciapiedi stretti, i pali della luce posizionati in maniera irregolare, i cassonetti della spazzatura a sbarrare la via; provare a dribblare tra escrementi di cani e motorini e auto parcheggiati male.
I ragazzi dell’Antonelli hanno dimostrato una grandissima partecipazione dichiarando espressamente di essere cambiati, di aver cambiato il loro punto di vista sulla disabilità, di aver compreso quanto è faticoso essere persone disabili tutti i giorni e di quanto sia l’ambiente ad ostacolare la piena autonomia della persona con disabilità ed a creare la stessa. Questi giovanissimi hanno detto che non saranno più gli stessi, che diventeranno sentinelle della civiltà in grado di cambiare il proprio percorso e quello delle persone intorno a loro.
Proprio per questo hanno chiesto di denunciare pubblicamente la presenza di cassonetti sul marciapiede di Via Virgilio la cui presenza impedisce il passaggio delle carrozzine per arrivare a scuola, nonché l’ingresso al parco dell’ex caserma Cocco, privo di scivolo con due enormi gradini e hanno deciso di scrivere pubblicamente una lettera al Sindaco di Pescara chiedendogli un incontro per poter rendere l’ambiente intorno alla loro scuola davvero accessibile a tutti!