Fin dal 1944 si adoperò insieme agli altri partigiani per la costituzione della locale sezione dell’Anpi, nella quale ricoprì la carica di presidente per oltre quarantanni fino al 2007 per passare il testimone a Gianni Orecchioni e successivamente a Maria Saveria Borrelli, novità accolta con grande entusiasmo da Ciavarelli, che da presidente onorario dell’associazione, condivise la scelta della presidenza con una donna. Ha continuato a lavorare attivamente nell’Anpi fino alla comparsa della dolorosa malattia, che lo ha accompagnato negli ultimi anni. Nell’anno 1981 è stato nominato Cavaliere della Repubblica Italiana. «Con la dipartita di Angelo Ciavarelli se ne va un uomo, un padre, un nonno, un partigiano. Un allora ragazzo che decise, rischiando, di combattere per restituire la dignità e la libertà al suo e al nostro Paese». La presidentessa dell’Anpi ricorda l’esempio di Angelo e dei tanti partigiani, affinché non vada perso e trasmesso alle nuove generazioni, a nome di tutta la sezione si stringe vicino ai suoi figli, Donatino, Maria Grazia e Corrado ed ai suoi cari nipoti che lo ricordano come un «grande nonno che ci ha insegnato il valore della libertà e della dignità.». I funerali di Angelo Ciavarelli, si terranno Lunedì 26 novembre c.m. nella chiesa di Santa Lucia alle ore 11,00.