“Lo stesso Gatti, quindi – continua Di Sabatino -, fa sapere agli abruzzesi che Fratelli d’Italia, partito al quale, secondo una logica di spartizione di poltrone voluta dai vertici romani, spetta l’indicazione del candidato presidente della Regione, ha scelto personalità inadatte, che non conoscono l’Abruzzo e che non hanno sufficienti competenze professionali e amministrative.
E tutto questo avviene mentre gli alleati della Lega, intanto, hanno già presentato la propria lista, ricca di nomi non certo vergini della politica nostrana. Il tutto, ovviamente, nel totale disinteresse di quale sarà il programma di governo o il candidato presidente che dovrà guidare la squadra e concretizzare gli obiettivi stabiliti.
Una scenetta davvero poco edificante, che rende chiara qual è la scarsa considerazione che i vertici nazionali e locali del centrodestra hanno dell’Abruzzo.
Alla luce di tutto ciò, sarà interessante scoprire cosa farà FI qualora le carte in tavola non dovessero essere cambiate o come si comporterà FdI se davvero tutti i suoi aspiranti candidati fossero bocciati”.