“Questi 19 posti sono una notizia attesa da tante persone, capace di dare speranze a chi cerca un lavoro e nuovo respiro all’Ente che in questi anni ha perso centinaia di unità – così il vicesindaco e assessore al Personale Antonio Blasioli – Il personale dell’Ente non ha un quadro florido per una serie di fattori che riguardano tutte le pubbliche amministrazioni, che scontano il naturale invecchiamento dell’organico e in questi anni si sono ritrovate con risicatissime possibilità economiche di azione. Il nostro Comune è stato ammesso inoltre al Piano di riequilibrio economico finanziario che sta andando avanti per restituire alla città possibilità di programmare, ma che ci lega ad azioni condivise con il Ministero. Attualmente il Comune dispone di 64 persone di categoria A; 158 di B1; 10 B3; 396 unità di C; 125 D1 e 11 D3: quindi abbiamo un personale che con i pensionamenti del 2018 conterà al 31 dicembre 717 unità. Sono previsti ulteriori 22 pensionamenti per il 2019 e, in itinere, le unità in uscita potrebbero essere anche di altre 101 unità nel 2019 se passa la cosiddetta “quota cento”, qualora detto personale scegliesse di andare via. Si tratta di un quadro importante che riduce sempre di più l’organico, pur dovendo assicurare la qualità dei servizi forniti dall’Ente. Nel 2008 superavamo i 1.200 assunti, nel 2011 scesero a 870, fino ad arrivare ai 717 di oggi, un personale che, a parte qualche pecora nera presente in tutte le amministrazioni, ogni giorno fa un grande lavoro, considerata la mole di lavoro da portare avanti e lo fa con grande qualità. Dunque i 19 posti a concorso ci permettono di potenziare il piano assunzionale degli anni precedenti (nel 2015 abbiamo assunto 4 unità di C; nel 2016 3; nel 2017 8 lavoratori, fra i D e i dirigenti) e di guardare al futuro.
C’è poi il non trascurabile risvolto sociale e professionale, perché i concorsi sono una speranza per giovani, laureati o diplomati, ma anche per chi lavora dentro l’Ente, che con le procedure concorsuali potrà progredire verticalmente secondo i percorsi riservati ex art. 22 D.Lgs. 75/17 previsti dalla riforma Madia e che potrebbe premiare i dipendenti che sono entrati con profili più bassi della laurea che già possedevano o che si sono continuati a formare nel corso della loro vita lavorativa e di fatto già svolgono un lavoro più qualificante. Le graduatorie saranno valide per i prossimi tre anni e dunque vi attingeremo se ci saranno ulteriori pensionamenti, ma sarà un’occasione ulteriore per i partecipanti se anche altri Enti si convenzioneranno con noi, com’è accaduto già per la Polizia Municipale con le selezioni degli stagionali da cui hanno attinto anche i Comuni vicini. In questo senso va considerato che le posizioni utili saranno ben più delle 19 a concorso nei prossimi tre anni. A tale proposito abbiamo fatto proprio per questo in modo che alla prova scritta possa essere ammesso un numero maggiore di persone, arriveremo a circa 50 persone per ogni profilo, perché vogliamo che ci siano graduatorie capienti sia per il Comune di Pescara che per gli altri enti che si convenzioneranno e potranno attingere.
Le domande saranno esclusivamente on line ed è ipotizzabile la preselezione che aiuterà a scremare i migliori da ammettere agli scritti già dopo l’Epifania. I bandi usciranno a giorni, poi ci saranno 30 giorni per presentare la domanda (che sarà possibile fino al 17 dicembre), la preselezione sarà affidata a una ditta esterna che stiamo selezionando che condurrà alle prove per la primavera prossima. Ho voluto oggi anticipare con una conferenza stampa questi concorsi per essere il più trasparente possibile e per chiedere pubblicamente al servizio personale di fare anche di più in termini di collaborazione e ausilio per quanti faranno richiesta per conoscere le modalità della procedura di selezione. I giovani e gli interni che aspirano ad una progressione nutrono delle speranze ed è giusto che incontrino uffici trasparenti e il più possibile in grado di premiare il merito, per gli aspiranti ma anche per l’ente che è giusto che punti sui migliori”.
“I pensionamenti, la quota cento e i nostri fabbisogni rendono pregnante tale procedura concorsuale – così il dirigente Fabio Zuccarini – Come detto i posti sono 19. Le posizioni sono: 4 da istruttore direttivo amministrativo D; 3 da istruttore direttivo contabile D; 1 da istruttore direttivo socio-culturale D; 2 da istruttore direttivo tecnico D; 1 da istruttore direttivo geologo D; 2 da istruttore tecnico perito C; 1 da istruttore amministrativo C; 2 da istruttore informatico C; 1 istruttore di vigilanza C; 2 autisti B. Abbiamo cercato di innovare la procedura di ricezione delle domande, tutto si farà online e sarà possibile inserirle direttamente dal sito internet. Questa formula innovativa scatterà da lunedì con la piattaforma da cui sarà più facile gestire le domande sia per chi le riceve che per chi le compila e all’atto della preselezione del concorso formalizzeremo la domanda con la sottoscrizione. Con noi oggi c’è la presenza dell’avvocato Luca Tamassia che abbiamo selezionato quale supporto strategico per la fase di rinnovo della contrattazione decentrata da applicare al nuovo contratto. Alla chiusura del bando acquisiremo le domande e poi le daremo ad una società che stiamo rilevando. Entro l’anno chiuderemo questa fase e a febbraio, secondo i tempi scanditi dalle normative vigenti, si aprirà la fase degli scritti, gli orali si svolgeranno per marzo, per chiudere con le graduatorie e, auspichiamo a fine marzo avremo i vincitori, che saranno assunti quando l’Ente avrà il placet della Commissione di Stabilità Finanziaria degli enti locali”.
“Stiamo vivendo un momento di grande cambiamento che ha bisogno dell’affermazione anche di nuove culture e con una selezione che sia più in linea coi tempi – così l’avvocato Luca Tamassia – Una procedura che consideri anche le attitudini oltre alle mere conoscenze, per queste ragioni il sistema di contrattazione abbisogna di supporti specialistici per arrivare all’obiettivo. L’autonomia ha fatto sì che le amministrazioni possano fare conto solo sulle proprie forze, ma la congiuntura vuole che ci sia una maggiore ottimizzazione delle risorse interne e anche una razionalizzazione economica che accompagni il sistema del trattamento accessorio rivolto al personale dipendente. E’ un percorso che ormai tutte le amministrazioni stanno strutturando ed è significativo, perché così avranno un migliore rapporto con il personale. Si tratta di una sensibilità politica, non tecnica, che dimostra anche come l’Amministrazione sia sensibile a dotarsi di tali strumenti che, non trascurabile, rendono ancora più trasparenti, pubbliche e diffuse queste procedure”.