“Nella sconfortante condizione data, –continuano i comitati– si inserisce in questi giorni la sollecitazione ripetuta del Ministero dei Trasporti orientata alla messa in esercizio a Pescara di una metropolitana veloce di superficie ideata su un’infrastruttura inesistente, segnalata alla Corte dei Conti come completa al 98% (ma quando mai!), attraverso l’impiego di nove filobus autosnodati “full electric” dal costo di acquisto di altrettanti milioni di Euro. Vettori caratterizzati da costi di gestione e manutenzione milionari, di entità insostenibile dalla gestione aziendale: in assenza sia di un bacino di utenza numericamente adeguato ai sistemi TPL della specie, sia dei parcheggi scambiatori mai progettati e realizzati, indispensabili a favorire l’avvento del servizio di trasporto pubblico a scapito dell’auto privata.
