Pescara – Minacce a sei politici e rappresentanti di enti regionali e un proiettile calibro 9, è questo il contenuto di una busta recapitata agli uffici della Prefettura di Chieti, chi l’ha inviata ha indicato come destinatario il “Prefetto Borzacchiello” ma Bozachiello è il Questore del capoluogo teatino. La Digos teatina ha avviato un’indagine e un messaggio di solidarietà arriva ora dai vertici del PD regionale alle persone citate nel messaggio che come ha rivelato nell’edizione di oggi il quotidiano “Il Centro” sono il senatore Luciano D’Alfonso, già presidente della Regione Abruzzo, gli assessori regionali Silvio Paolucci e Dino Pepe, il sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo, il manager e il direttore sanitario della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco e Vincenzo Orsatti. Per l’assessore Paolucci questa è la terza lettera intimidatoria, in una missiva precedente aveva già ricevuto un altro proiettile.
DI SABATINO (Pd) “PREOCCUPAZIONE E INDIGNAZIONE PER IL CLIMA DI ODIO”
“Voglio esprimere a nome mio, dei quattro segretari provinciali, Gianni Cordisco, Gabriele Minosse, Francesco Piacente, Enisio Tocco, e di tutta la comunità politica del Pd abruzzese solidarietà e vicinanza a Luciano D’Alfonso, agli assessori Silvio Paolucci e Dino Pepe, a Mario Pupillo, al manager della Asl di Lanciano Vasto Chieti Pasquale Flacco e al direttore Vincenzo Orsatti per il vile atto minatorio che hanno subito”. Con queste parole il Segretario regionale del Pd Abruzzo Renzo Di Sabatino interviene sull’inquietante episodio che si è registrato ieri negli uffici della prefettura di Chieti.
“Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine e siamo certi che il responsabile, o i responsabili, di questo gesto indegno sarà presto individuato e consegnato alla giustizia – continua Di Sabatino -. Non possiamo, però, non manifestare tutta la nostra preoccupazione e indignazione per il clima di odio che si respira in questi ultimi mesi nel nostro Paese, dove gesti del genere, ormai, si contano sempre più spesso. Rivolgiamo un invito, quindi, a tutte le forze politiche e ai rappresentanti delle istituzioni ad abbassare i toni e a riportare il legittimo scontro democratico all’interno dei binari della civiltà e del buonsenso. Oggi, più che mai, abbiamo il dovere di impegnarci tutti in questa direzione, prima di assistere ad una deriva di odio e violenza incontenibile, che potrà colpire chiunque di noi indistintamente”.