“Confermo la piena disponibilità della Regione a sedersi ad un tavolo e a fare fino in fondo la propria parte, anche al di là delle competenze che evidentemente non ci appartengono, ma di fronte alla dimensione del problema faremo tutto quanto in nostro potere per una leale collaborazione tra istituzioni. La Regione – continua Lolli – ha messo a disposizione una proposta ragionevole nella quale, sommando i 58 milioni già trasferiti al gestore ex art. 1 comma 725 legge 205/2017 ai 111 milioni di canone non riscosso dallo Stato (come previsto dall’art. 52 quinquies D.L. 50/2017), aggiunge 80 milioni delle Regioni Lazio e Abruzzo, per i quali abbiamo già indicato le opere che siamo disposti a far slittare nei prossimi anni, opere finanziate dal Fsc del Ministero delle Infrastrutture. L’urgenza della situazione e la nostra disponibilità non autorizzano alcuno a fare colpi di mano sulle risorse dell’Abruzzo, che servono a far partire altre opere urgenti e importanti. Abbiamo ampiamente dimostrato che un colpo di mano non avrebbe alcuna motivazione ragionevole, anzi apparirebbe strumentale. Resto a disposizione fin dalla riunione di venerdì prossimo, convocata a Roma per discutere dell’avanzamento del Fsc, per approfondire insieme la soluzione da noi proposta”.
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