«Colpire i richiedenti asilo o il sindaco di un piccolo comune calabrese è facile. Dire no a Trump e alle multinazionali no.
E quindi il governo gialloverde che secondo Di Battista avrebbe fermato il progetto in 15 minuti fa marcia indietro rispetto alle promesse elettorali. M5S diventa Si Tap. La ministra Lezzi si fa scudo dei presunti costi eccessivi dello stop. Ammesso e non concesso che la scusa sia fondata rimane senza appello la condanna per il comportamento da lingue biforcute dei grillini. Un partito presente nel parlamento europeo e nazionale prima di assumere impegni avrebbe dovuto approfondire la materia e non tirare fuori la scusa dopo aver incassato i voti.
E tra l’altro il tradimento non è di oggi. Già a Washington il Presidente del Consiglio, scelto dal M5S per non aver mai partecipato in vita sua a una battaglia civile, appena Trump disse Tap rispose “è un’opera strategica” invece di rivendicare la tanto millantata sovranità».
E quindi il governo gialloverde che secondo Di Battista avrebbe fermato il progetto in 15 minuti fa marcia indietro rispetto alle promesse elettorali. M5S diventa Si Tap. La ministra Lezzi si fa scudo dei presunti costi eccessivi dello stop. Ammesso e non concesso che la scusa sia fondata rimane senza appello la condanna per il comportamento da lingue biforcute dei grillini. Un partito presente nel parlamento europeo e nazionale prima di assumere impegni avrebbe dovuto approfondire la materia e non tirare fuori la scusa dopo aver incassato i voti.
E tra l’altro il tradimento non è di oggi. Già a Washington il Presidente del Consiglio, scelto dal M5S per non aver mai partecipato in vita sua a una battaglia civile, appena Trump disse Tap rispose “è un’opera strategica” invece di rivendicare la tanto millantata sovranità».