“La riqualificazione sarà il modo per aprire alla città il futuro della struttura – così il sindaco Marco Alessandrini – Abbiamo raccolto l’allarme del Circolo subentrando alla Provincia nella gestione al fine di rendere possibile la continuazione delle attività. Questo è un luogo che si presta ad ospitare iniziative non solo sportive, ma anche ricreative e capaci di creare aggregazione: sul fiume si fa sport da sempre e queste mura sono un luogo identitario per la città. Il Comune ha adottato questo plesso e conferma ora tutto l’impegno profuso per farlo rinascere al meglio, per vederlo di nuovo al centro della vita della città come merita, ringraziando la Soprintendenza per una progettazione che abbiamo condiviso e atteso con grande partecipazione perché i lavori potessero partire al più presto”.
“Sono felice che si parta, al fine di recuperare un simbolo a guardiania del nostro fiume che è un esempio di architettura storico/sportiva e sono felice che i Canottieri di D’Annunzio conservino la loro sede storica che venne conservata grazie al subingresso del Comune alla Provincia nella convenzione con la Capitaneria di porto – ricorda il vicesindaco e assessore ai lavori Pubblici Antonio Blasioli – Era agosto 2014 quando da Presidente del Consiglio Comunale ricordavo i 90 anni del circolo Canottieri La Pescara. Mi chiamarono al Circolo e mi esposero il loro problema e il rischio di essere sfrattati se, come stava succedendo, la Provincia avesse restituito la storica sede alla Capitaneria di Porto.Ci impegnammo fin da subito. A gennaio 2015 l’amministrazione Alessandrini ha deciso di subentrare alla Provincia e consentire al Circolo di continuare ad utilizzare la struttura. Parliamo tanto di tutela degli immobili storici della città, per i quali il Comune ha già varato la variante di salvaguardia, ma ne avevamo uno sotto gli occhi (di interesse storico architettonico dal 2010) che rischiava di deteriorarsi con il tempo e con la crisi finanziaria degli enti pubblici. Sono stati tanti gli incontri che hanno portato a questo progetto, il Comune ha messo in campo anche interventi necessari a consentire il proseguimento in sicurezza delle attività del Circolo in attesa dell’erogazione dei fondi. La Soprintendenza procede ora ad attuare una progettazione degli interventi, entro 90 giorni potremo arrivare all’appalto, dopo la predisposizione del progetto esecutivo, per vedere consegnati i lavori entro la primavera. Una progettazione condivisa, che vede il Comune impegnato anche nel recupero del vicino impianto del Rampigna, a cui si sta dedicando l’assessore allo Sport Diodati. Tanto vicino che pare che i calciatori che giocavano al Rampigna si cambiassero al Circolo Canottieri e non era inusuale che dopo aver terminato la partita, qualche calciatore prendesse la canoa per farsi il bagno al mare. Insomma un polo sportivo da sempre connaturato che può tornare a diventare unico e inscindibile anche con una contemporanea rinascita.
Il tutto avverrà senza disagi per le attività del Circolo Canottieri, che potrà continuare nella sede attuale, pur se cessata la convenzione in essere tra Comune di Pescara e Capitaneria, in quanto nel decreto che attribuisce al Circolo l’essere un luogo di interesse culturale, c’è un vincolo che consente agli storici canottieri della Pescarina lo svolgimento della normale vita associativa, con i dovuti accorgimenti anche durante le attività di recupero dell’edificio. Ringrazio la Soprintendente Rosaria Mencarelli e ringrazio l’architetto Pezzi e Scarci per la grande sensibilità dimostrata ed il grande lavoro. La storica “nave” nel 2020 tornerà sul nostro fiume”.