“Si ricorderà che proprio in virtù del presente progetto la nostra è diventata scuola capofila delle scuole service learning Abruzzo. Si tratta di un progetto che solleva all’attenzione pubblica –dei cittadini e delle istituzioni – il problema dell’aumento, sul territorio di Montesilvano (e, più in generale, in Abruzzo) del numero di famiglie in difficoltà nel reperimento, sul mercato privato, di un’abitazione da acquistare o da prendere in locazione” spiegano in una nota stampa gli insegnanti Mauro Baldassarre e Carla Sbrolli.
Questo problema si estende in modo tale da coinvolgere sia soggetti e famiglie di gruppi etnici di nuovo insediamento sul territorio comunale, sia famiglie di italiani colpiti dalla crisi economica, dalla conseguente disoccupazione e dall’aumento della povertà. Molte famiglie senza casa in un territorio – quello di Montesilvano – oltremodo (e spesso inopportunamente) edificato. Una situazione paradossale che vede tante famiglie prive di abitazione e tante case, da decenni, lasciate vuote e non utilizzate.
“Come scuola pensiamo che tale drammatico paradosso possa e debba essere sciolto, anche alla luce delle norme che regolano il diritto di proprietà, come la Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo e la nostra Costituzione. Nell’ambito del progetto, abbiamo lanciato al Comune di Montesilvano la proposta di non rilasciare ulteriori autorizzazioni a costruire se non a quelle imprese edili che accettino di concedergli, su sua richiesta, ad un anno dal rilascio dell’abitabilità, in locazione a canone equo, gli appartamenti non venduti e non locati. Tali appartamenti potranno poi essere dal Comune trasferiti, allo stesso canone, alle famiglie, italiane e straniere, prive di abitazione.
Molti soggetti si sono detti d’accordo con questa proposta: la CGIL ed il Sunia, alcune associazioni migranti presenti sul territorio, l’Arci di Pescara. Altri soggetti – tra questi il Comune di Montesilvano e l’ANCE di Pescara (Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, aderente a Confindustria) – hanno ritenuto la proposta “interessante” e – il Comune, per bocca del sindaco Maragno – “realistica”.
Per quanto ci riguarda, anche quest’anno continueremo a scandagliare la tematica: continueremo a far sì che gli studenti siano protagonisti di un percorso che partendo da casi drammatici di crisi aziendale sul territorio abruzzese (la Honeywell di Atessa e la Pilkington di Vasto), giunga ad analizzare il mercato del lavoro nazionale e locale e ad individuare le ricadute specifiche che quelle problematiche determinano sulla qualità della vita e sui diritti di ciascuno di noi”.
La classi che saranno protagoniste del progetto sono la III A afm, la III A sia, la III B afm, la IV A sia.
“A loro l’augurio di buon lavoro; –concludono– Baldassarre e Sbrolli- a tutto il corpo docente l’invito a lavorare con noi per ampliare, migliorare, approfondire questa straordinaria esperienza. Grazie”