“Oggi ho rassegnato nelle mani del Sindaco, avv. Marco Alessandrini, le mie dimissioni da Amministratore Unico di Pescara Energia S.p.A., ruolo che ho ricoperto per quasi 11 anni.
Inizialmente Pescara Energia, con socio unico il Comune di Pescara, è stata costituita per gestire il servizio pubblico di distribuzione del gas naturale. Successivamente sono state estese le attività con la gestione delle reti ed impianti di pubblica illuminazione e semaforici dal 1° aprile 2007 ed il servizio di gestione e manutenzione degli impianti elettrici e degli apparecchi di illuminazione dei 115 edifici di proprietà comunale dal 1° giugno 2016.
In questo lungo periodo, una sola volta, nel 2011, il bilancio della società è stato chiuso con un limitato disavanzo (€. 113.000), ma nel complesso del periodo l’utile è stato di oltre €. 2.600.000 dei quali €. 850.000 versati al Comune di Pescara e la rimanenza attribuita a riserva legale e straordinaria di Pescara Energia.
Se a questi bilanci sommiamo i 28 bilanci dell’azienda dei trasporti urbani di Pescara, gestiti sotto la mia responsabilità e tutti chiusi in utile, posso dire di essere, ovviamente a titolo personale, soddisfatto.
Colgo l’occasione per fare una breve disamina della situazione di TUA. Posso affermare che sono stati, dal momento della mia nomina, 20 febbraio 2017, diciannove mesi di intensa attività che ha prodotto, a mio parere, buoni risultati.
Innanzitutto siamo tra le pochissime aziende italiane che sono riuscite ad ottenere l’affidamento in house, sottraendo il personale ai rischi conseguenti al risultato di una gara che, altrimenti, avrebbe dovuto essere esperita a dicembre 2019.
In secondo luogo abbiamo dimostrato una buona efficienza gestionale, poiché, a fronte di un taglio dei contributi in un biennio di 11 milioni di euro siamo riusciti a chiudere il bilancio dell’anno 2017 con un piccolo utile (circa 200.000 euro) avendo effettuato una riduzione dei costi dello stesso importo.
Per l’anno in corso il bilancio relativo al 1° semestre si è chiuso con un disavanzo di €. 2.161.470, superiore di €. 681.231 rispetto al bilancio del 1° semestre 2017.
Le motivazioni sono essenzialmente due: la prima riguarda il forte aumento del costo dei carburanti e delle materie prime, che hanno registrato un incremento della spesa di poco superiore al milione di euro; la seconda riguarda il mancato trasferimento a Sangritana S.p.A. delle linee commerciali dal 1° gennaio 2018, come previsto dalla delibera di Giunta Regionale n. 539 del 29 settembre 2017, parzialmente rimessa in discussione dalla risoluzione del 24 luglio 2018 della II° Commissione del Consiglio Regionale con la quale si impegna il Presidente della Giunta e l’Assessore competente a dare indirizzi a TUA per mantenere nel TPL le linee Giulianova-Teramo-Roma e L’Aquila-Roma, mancanti di alternative trasportistiche, ed anche quelle relazioni che dall’area della Marsica e dalla Valle Peligna vanno verso Roma. Ciò ha comportato un costo aggiuntivo per TUA di €. 1.140.000.
Come può dedursi questi due fattori hanno determinato il disavanzo registrato, anche se, bisogna segnalarlo, con le operazioni di chiusura di fine anno, come dimostrato dal bilancio relativo all’anno 2017, vanno valutati elementi che probabilmente porteranno alla riduzione dei costi.
Ho segnalato in data 30 agosto 2018 alla Regione Abruzzo che considerare le linee sopra citate facenti parte del TPL senza la contribuzione prevista per detta tipologia di servizio farebbe mancare a TUA una entrata variabile da 5 a 7 milioni di euro all’anno, asseconda delle due ipotesi citate. Ciò non è sostenibile alla luce delle attuali disponibilità economico-finanziarie della Società, tenuto, altresì, conto che la contribuzione corrisposta, di poco superiore a 2 euro a km., è tra le più basse d’Italia per servizi analoghi.
Mi auguro che dall’inizio del prossimo anno si potrà dar corso alla realizzazione del progetto che prevede l’allargamento dell’area di “Unico” da 12 a 31 comuni ai quali applicare tariffe urbane. Dalle indagini esperite da una società specializzata si ritiene ipotizzabile un travaso dal trasporto privato a quello pubblico di oltre 8 milioni di viaggiatori con la riduzione di 35.000-40.000 autovetture in ingresso a Pescara riducendo l’afflusso da 115.000 autovetture a 75.000-80.000.
Sono evidenti i benefici che ne deriverebbero sia in termini economici per l’azienda che ambientali per la rilevante riduzione delle vetture circolanti nell’area pescarese, che riporterebbe il numero a quello relativo ai primi anni ’80.
A questo punto voglio chiarire che le dimissioni da Pescara Energia non sono dovute alla presunta incompatibilità tra i due incarichi. Ho chiarito con due comunicazioni del 13 e 19 settembre 2018 le motivazioni di queste convinzioni supportato da pareri legali.
Ma la motivazione vera risiede nella constatazione che l’impegno sostenuto dal 20 febbraio 2017 in aggiunta a quello precedente ha reso molto difficile ed oneroso il permanere del doppio incarico, per cui ho optato di continuare la mia opera, se la Regione Abruzzo lo riterrà, in TUA.
Un accenno desidero anche farlo su una questione che ha avuto particolare risalto, recentemente anche sui mezzi di informazione, vale a dire l’interruzione del rapporto di lavoro con 55 lavoratori con contratti interinali.
Il ricorso a questo tipo di contratto è avvenuto per aver trasferito le manutenzioni dei mezzi in azienda rinunciando ad apporti esterni.
Nel contempo è stato bandito un concorso pubblico per l’assunzione a tempo interminato per lo stesso numero di lavoratori.
L’esonero è avvenuto su parere espresso da ASS.TRA., che è l’associazione nazionale datoriale delle imprese di trasporto pubblico, poiché, a parere di detta associazione, l’applicazione del recente “decreto dignità” potrebbe creare problemi sull’iter programmato per le assunzioni. ASS.TRA. ha formulato formale interpello al ministero del Lavoro per chiarire gli aspetti controversi.
Ovviamente qualora vengano chiariti positivamente i quesiti posti sarà la riammissione in servizio dei lavoratori di che trattasi”.