L’escursione ad anello, cinque ore di cammino e una difficoltà “media”, sarà accompagnata dai racconti contenuti nel diario di John Evelyn Broad, soldato neozelandese fuggito dal campo 78 di Sulmona e rifugiatosi proprio nelle grotte della Valle dell’Orfento. Le letture saranno a cura dell’attrice Francesca Camilla D’Amico di Bradamante Teatro Racconto Territori.
Una straordinaria testimonianza quella del caporalmaggiore Broad, che in “Poor people, poor us” (Povera gente, poveri noi), pubblicato nel 1945 ma tradotto in italiano solo da qualche anno, documenta la sofferta sopravvivenza di tre fuggitivi nelle grotte, nei fienili e nelle masserie della Valle dell’Orfento e di Caramanico. Otto diari in tutto, scritti quasi giornalmente, in cui il soldato annotava le peripezie per scampare ai tedeschi che lo avevano catturato in Nord Africa e poi mandato nel campo di prigionia di Acquafredda a Roccamorice, da dove Broad riuscì ad evadere con i suoi compagni l’11 settembre 1943. Prima la fuga nei boschi della Majella, poi il rifugio a Decontra e Santa Croce, frazioni di Caramanico, dove per sette mesi furono accolti, nascosti e aiutati dalla popolazione, fino al ricongiungimento con l’esercito alleato a Fara San Martino, avvenuto il 15 aprile 1944.
«Ripercorreremo la storia di John simile a quella di tanti altri soldati – spiegano gli organizzatori – che cercarono di superare la linea Gustav che andava da Ortona a Cassino. Tra letture tratte dal diario, narrazioni e canti, ci inoltreremo nella Valle dell’Orfento per trascorrere insieme una domenica di memoria viva».
L’appuntamento con la storia è domenica alle ore 9 al Centro di Visita di Caramanico Terme, da qui la partenza per l’escursione. Il rientro è previsto alle ore 16. È possibile iscriversi fino alle 18 di sabato.