A spiegarne le ragioni lo stesso primo cittadino con un comunicato: “ Noi sindaci siamo esasperati dai disservizi e problemi che la cronica incapacità gestionale di questo ente genera alla puntuale e corretta erogazione dei servizi alla cittadinanza, con una quotidianità che ci vede alle prese con carenze manutentive e di investimenti che mettono in pericolo l’incolumità degli utenti della strada, impegnati a schivare le innumerevoli buche generate dalle perdite della rete, non riparate o quasi sempre riparate in maniera incompleta ed inadeguata (almeno una ventina nel nostro comune), senza considerare la gestione del servizio depurazione, spesso oggetto di segnalazioni da parte dell’ARTA in ordine ai superamenti dei valori consentiti, indice evidente di non adeguata manutenzione.”
“La goccia che ha fatto traboccare il vaso – tuttavia- spiega il primo cittadino – è relativa all’ignoranza da parte della società Aca s.p.a., società integralmente pubblica, delle norme del codice dei contratti, che impongono la sottoscrizione digitale dei medesimi, a pena di nullità, quando, appunto, si tratti di un affidamento di servizio inerente una pubblica fornitura.
Difatti, dovendo allacciare una fontanella pubblica in Piazza Garibaldi, nell’ambito della riqualificazione del centro storico finanziata dal programma Masterplan per il recupero dei borghi, il Responsabile del servizio ha provveduto ad effettuare determina di affidamento ed impegno di spesa nei confronti della società concessionaria, ma si è visto recapitare, invece dell’atto in forma digitale a mezzo posta certificata come previsto dalla legge (art. 32, comma 14, codice contratti), un invito a recarsi presso gli uffici dell’ACA per sottoscrivere il relativo contratto ed effettuare il pagamento.”
“ Pensando ad un mero errore – prosegue il sindaco – si è rimasti in attesa di ricevere una rettifica, ma per tutta risposta si è presentato il tecnico di zona per disattivare l’utenza, costringendo di fatto il dirigente del servizio a recarsi personalmente presso uno degli sportelli ACA in orari di apertura, attendere diverse ore in fila per poi assecondare le inamovibili richieste dell’ufficio di sottoscrivere un contratto palesemente nullo. “
“ Ritengo – conclude il primo cittadino- che la pubblica amministrazione non possa essere più rappresentata in modo così approssimativo ed obsoleto, vanificando di fatto tutti gli sforzi tesi ad innovare le pastoie burocratiche dei carrozzoni pubblici, poiché rischiamo di pagare ancora per troppo tempo le nefaste ingerenze della deleteria politica clientelare che privilegia l’appartenenza al merito e che ha generato il dissesto di una società che è di tutti i cittadini e non di qualche “boss” politico, per fortuna in rapida decadenza, e per tale ragione intendo chiedere alla Corte dei Conti ed all’ANAC di intervenire per verificare il danno che tale gestione provoca alle casse pubbliche, intanto per aver distolto un funzionario di vertice del comune di Pianella (pagato con i soldi dei cittadini) dal proprio servizio per diverse ore, costringendolo a fare la fila per sottoscrivere un atto nullo, auspicando altresì una verifica generale per verificare in quante e quali circostanze l’omissione della forma digitale e la conseguente nullità dei contratti sia di danno per le casse della società e degli enti pubblici che la partecipano. “