Il Tito Acerbo, capolista del progetto, ha realizzato il primo Museo Virtuale dell’Energia con la collaborazione di Istituti partner spagnoli, greci e portoghesi.Così il Sottosegretario sulla sua pagina social: “L’Istituto “Tito Acerbo”, grazie alle opportunità offerte dal programma europeo “Erasmus+”, ha messo in pratica progetti, iniziative ed eventi destinati a promuovere una cittadinanza europea attiva e a favorire la cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche. Stamattina, all’Aurum di Pescara, sono rimasto fortemente impressionato da qualità e quantità delle attività realizzate, opportunamente evidenziate nell’evento finale del progetto “L’officina della Creatività: apprendere per un futuro sostenibile nella classe 3.0”. Il progetto è stato realizzato dal Tito Acerbo dal 2016 in poi in partenariato con quattro scuole europee (due spagnole, una portoghese e una greca) e il Servizio Risorse del Territorio della Regione Abruzzo.Abbiamo ripercorso le tappe del lavoro svolto insieme agli stakeholders e agli ospiti e abbiamo posto le basi per futuri sviluppi di quanto realizzato, con le istituzioni italiane e straniere, le associazioni di categoria e le aziende pubbliche e private, anche attraverso appositi protocolli di intesa e accordi di programma con scuole, università, comparti pubblico e privato, per la valorizzazione del risultato finale del progetto, ovvero il “Museo virtuale dell’energia”, che merita assolutamente di essere implementato”.
Hanno partecipato all’evento rappresentanti delle istituzioni italiane e straniere, di associazioni di categoria e di aziende pubbliche e private.