Roma – E’ stata una mattinata dedicata in buona parte alla riattivazione dei fondi del bando delle periferie quella del Comitato Direttivo Anci che si è riunito a Roma nella sede di via dei Prefetti.
Tanti sindaci, tutti con il medesimo interrogativo di fronte al silenzio del Governo che nell’incontro dell’11 settembre scorso aveva pattuito con il presidente Decaro l’emanazione di un atto capace di dare una soluzione concreta per non perdere la maggior parte dei finanziamenti del Bando delle Periferie varato dalla Presidenza del Consiglio Renzi-Gentiloni.
“La richiesta è quella di attendere la prima scadenza utile per avere la nuova proposta su cui ragionare per far partire i progetti esecutivi di città che, come Pescara, sono pronte a far partire appalti e cantieri.
Alle parole date, –ha commentato il primo cittadino di PEscar– devono seguire fatti di cui siamo ancora in attesa prima di rompere le relazioni istituzionali. In settimana ci aspettiamo che accada qualcosa, o sarà mobilitazione: il direttore generale di Anci deve sentire i tecnici di Palazzo Chigi per trovare la via legislativa da seguire e ci aspettiamo l’ascolto promesso.
C’è un patto con le Città che deve essere rispettato, perché l’intesa è tramite di un patto ben più importante, che è quello con le comunità italiane che vivono in periferia e che contavano nella rinascita portata da quei fondi.
Se così non accadrà e saremo beffati, siamo pronti a rompere le relazioni istituzionali e ad attivare ogni forma di tutela legale, che noi abbiamo già messo in moto attraverso l’Avvocatura comunale”.