PESCARA, 12 settembre. “Il dato dell’Istat pone in evidenza ancora una volta una marcata distinzione tra i territori del Paese: se, da un lato, cresce l’occupazione, dall’altro va tenuto in considerazione che nell’area del Mezzogiorno il saldo occupazionale, rispetto al dato pre-crisi, è ancora ampiamente negativo ed il recupero riguarda soprattutto l’occupazione a tempo determinato”. Cosi Rita Innocenzi, della segreteria regionale della Cgil Abruzzo, commenta i dati Istat sull’occupazione relativi al secondo trimestre dell’anno.
Secondo il sindacato regionale “resta il fatto che in Abruzzo, come nel resto del Mezzogiorno, molti cittadini si sentono ai margini della nostra dissertazione sui dati, perché guardano al futuro con grande preoccupazione e tale preoccupazione risiede nell’incertezza di avere per sé e per i propri figli un lavoro in grado di garantire dignità”.