Pescara – “La maggioranza di sinistra del Consiglio comunale ha bocciato la proposta di riduzione delle tariffe per i parcheggi estivi sulla riviera sud. È questo l’ultimo atto scellerato di un’amministrazione comunale, quella del sindaco Alessandrini, che ha imposto l’ennesimo salasso di 2,50 euro al giorno ai fruitori del lungomare sud, già costretti quest’anno a tentare di raggiungere il proprio stabilimento facendo la gincane tra cantieri e lavori ancora in corso, in piena estate, lavori che hanno anche ridotto il numero dei parcheggi disponibili”. Cosi il capogruppo della Lega in consiglio comunale a PescaraVincenzo D’Incecco, autore e primo firmatario dell’ordine del giorno presentato ieri in consiglio per chiedere il ripristino delle tariffe 2017 per la sosta estiva sulla riviera sud, ovvero 1 euro al giorno anziché gli attuali 2,50 euro. Ordine del giorno bocciato dalla maggioranza di centro sinistra.
“A farne le spese saranno ovviamente i piccoli imprenditori balneari di Pescara sud – prosegue il capogruppo -, che possono aggiungere questa perla alla mancata realizzazione del ripascimento che pure il sindaco Alessandrini avrebbe voluto fare a stagione cominciata, con le ruspe in movimento tra i bagnanti. La politica anti-Pescara della giunta Alessandrini ormai non conosce limiti. Il nostro ordine del giorno aveva l’obiettivo di tendere una mano concreta a quei bagnanti, residenti o meno, che frequentano la spiaggia della riviera sud e che si ritrovano ad affrontare un’estate 2018 veramente difficile, alle prese da un lato con i lavori di sistemazione delle aree adiacenti il perimetro nord del Teatro d’Annunzio, che dovevano essere conclusi da settimane e che invece sono ancora in corso, dall’altro lato ci sono le problematiche inerenti la situazione del litorale che, su diversi tratti, avrebbe avuto bisogno di una poderosa azione di ripascimento. Peccato che la giunta Alessandrini se lo sia ricordato a maggio e avrebbe voluto effettuare le operazioni in piena estate, con i cannoni che sparavano sabbia a due metri dai bagnanti stesi a prendere il sole. Operazione impossibile, tanto da essere costretta a rinviare a settembre, i lavori. Nonostante tali evidenti difficoltà – attacca D’Incecco – la giunta Alessandrini ha ben pensato di infierire ulteriormente su bagnanti e balneatori, aumentando in modo sconsiderato le tariffe dei parcheggi a pagamento individuate tra il lungomare Cristoforo Colombo e via Barbella, tra via Colombo-via Barbella e via Pepe e nell’area adiacente la parte nord del teatro d’Annunzio, tariffe portate da 1 euro al giorno dell’estate 2017 a ben 2,50 euro al giorno del 2018”.
Una posizione netta quella del capogruppo che prosegue:
“Un aumento del 150%, chiaramente, incide sulle famiglie che ogni giorno vogliono portare i bambini al mare e che in un mese si ritrovano a sborsare non 30 euro, ma ben 75 euro, praticamente una nuova tassa sul mare. Per questa ragione abbiamo presentato un ordine del giorno chiedendo alla maggioranza di sinistra di approvare un atto a favore delle famiglie, e dei cittadini in generale, per chiedere al sindaco e alla giunta di rivedere le tariffe delle aree individuate a parcheggio sulla riviera sud e di ripristinare i prezzi del 2017, considerando gli enormi disagi vissuti da bagnanti e balneatori a causa dei lavori e della scarsa disponibilità di posti auto. Purtroppo la maggioranza di sinistra in Consiglio comunale – ha aggiunto il capogruppo D’Incecco – ha deciso di fare quadrato sulle misure scellerate della giunta comunale e ha bocciato l’ordine del giorno, lasciando l’amaro in bocca non solo al centro-destra, ma soprattutto a centinaia di utenti che, inevitabilmente, non potendo sostenere tutti i giorni il costo quotidiano di 2,50 euro solo per parcheggiare l’auto, si vedranno costretti a scegliere altri lidi dove la sosta è gratuita o, se è a pagamento, comunque offre la certezza del parcheggio oltre ad altri servizi. Questa – conclude – è l’ennesima batosta per l’economia turistica di una città che in quattro anni e mezzo la giunta Alessandrini è riuscita a mettere in ginocchio”.