“Diamo atto di buon grado all’Assessore Giuliano Diodati della ricerca – appassionata e logorante – di soluzioni alternative “civili”, –scrivono i comitati–meglio sostenibili sul piano ambientale. Con l’introduzione ipotizzata di navette ecologiche sulle due Riviere, sgradite a un Consiglio comunale che, favorendo sfacciatamente i parcheggi delle auto private in tutte le salse, appare ai comitati e alle associazioni scriventi inadeguato a programmare e sostenere la naturale vocazione turistica della nostra bella Pescara”.
I Greenway ricordano poi come TUA SpA, settima in graduatoria tra le società di trasporto pubblico in Italia, risulti sprovvista di una stazione di ricarica per i bus elettrici. “Ragion per cui, sarebbero stati impiegati alcuni bus a metano di linea in funzione di navetta del Mare. Sennonché un bel trenino elettrico, in adesione alla bella proposta di Federalberghi a Montesilvano, compatibile con la coesistenza di ciclisti e pedoni, confermerebbe l’infungibile funzione sociale della Strada Parco, assai trascurata da un’Amministrazione contraddittoria, per nulla lungimirante, determinata com’è a scimmiottare le soluzioni più care al centrodestra. Da cui, politicamente, fa invero molta fatica a distinguersi”.
Sui bus a metano, proposti dall’Assessore per l’indisponibilità immediata di navette elettriche, i comitati a difesa della Strada Parco si sono resi di recente promotori di quella che definiscono una ‘motivata diffida stragiudiziale‘ ad adempiere, nei confronti di TUA SpA, che intendeva impiegarli in via sperimentale sulla strada parco Montesilvano – Pescara in attesa del filobus svizzero della Carrosserie Hess, già rifiutato dall’ex GTM a maggio 2015 giacché sprovvisto di guida vincolata immateriale.
“Nel merito, restando immutata l’impraticabilità del tracciato a fini di sicurezza, i comitati medesimi –spiegano i greenway– giudicano che sia sbagliato e pericoloso destinarli sul Viale ciclo pedonale. Sia per il trasporto dei bagnanti, come avrebbe voluto attuare l’assessore Diodati, sia per il sempre più improbabile TPL rapido collettivo in sede protetta, mal concepito e progettato dai superficiali tecnici TUA.
La strada parco resti libera dai mezzi a motore! In un quartiere disordinatamente antropizzato, l’impiego improprio di veicoli idonei al trasporto rapido di massa costituirebbe un errore storico dannoso e imperdonabile.
Vista e considerata l’inettitudine disarmante di quella uscente, toccherà alla nuova Amministrazione subentrante il compito di rimediare in conformità”.
Cordiali saluti.