Se poi ad andare via sono persone che si sono rese protagoniste di grandi imprese sportive e che hanno contribuito a fare la storia di una società, il momento è insieme malinconico ma anche bello ed esaltante, perché permette di riavvolgere il nastro, di ripercorrere i successi ottenuti e di ringraziarsi a vicenda. Dopo Dario e Andrea Dell’Oso e Riccardo Cieri, anche Andrea Amelii ci tiene a rivolgere un saluto a tutta la Tombesi:
“Non sono tipo da rilasciare certe dichiarazioni o da messaggi di commiato, ma visto che molti miei compagni lo hanno fatto, mi sento in dovere di farlo anch’io. Volevo ringraziare una società che in questi anni si è rivelata seria e unica, ben più di quanto avessi osato sperare quando arrivai tre anni fa. Con Alessio Tombesi, che conoscevo già dai tempi dello Sporting Ortona, si è poi sviluppata una vera amicizia. Avevo già vissuto in carriera un doppio salto di categoria, ma passare nell’arco di tre anni dalla C alla A2 è stata una vera impresa sportiva. Sono grato a tutti i compagni con i quali ho fatto questa fantastica esperienza, specie quelli che con me hanno vissuto il doppio salto. Dal punto di vista personale, il momento migliore è stato forse il primo anno di B, quando giocavo quaranta minuti e sono stato capocannoniere della squadra… eppure non è stato nulla, di fronte alla gioia e alla soddisfazione provate a Ruvo, per la promozione in A2. I successi della squadra vengono sempre prima di tutto, e con la Tombesi ho avuto la fortuna di raccoglierne tanti. Mi piacerebbe continuare a giocare, vediamo se ci sarà la possibilità e dove. Ma sono già consapevole che trovare un’altra società come la Tombesi sarà quasi impossibile”.