“Siamo convinti che in Abruzzo il 4 marzo ha colpito ancora più forte rispetto al dato nazionale” afferma il segretario Licheri “la candidatura di D’Alfonso ha affossato ulteriormente il PD che è andato peggio della media nazionale, la sonora bocciatura delle politiche dei governi di larghe intese ha coinvolto inevitabilmente un giudizio severo anche su quelle regionali e l’unica risposta della maggioranza è stata quella di allargarsi a destra con l’assessorato a D’Ignazio”. “Quando si parte tutti dall’opposizione le alleanze si costruiscono sulla base di intese di programma” – prosegue l’esponente di SI – “quando c’è di mezzo un’esperienza regionale governatore-dipendente e disastrosa sui principali capitoli a partire da sanità, aree interne, sociale ed ambiente è molto complicato ricomporre il quadro”. “E’ per questo” – conclude Licheri – “che chiederemo un confronto pubblico e aperto dentro LEU per sciogliere il nodo rispetto alle scelte di Articolo 1 che ad oggi continua ad essere organica alla maggioranza e al tempo stesso avvieremo il dialogo con le soggettività politiche come Potere al Popolo, Possibile, Diem25, le esperienze civiche vicine a DeMa e tutto quel mondo della sinistra sociale e dei movimenti che è disponibile a costruire con noi un progetto grande, plurale, non settario. E che sia innovativo sul piano dei metodi e delle pratiche ricercando strumenti nuovi oltre a quelli assembleari per coinvolgere le persone in carne ed ossa (referendum, piattaforme online ecc..) . Dopo la segreteria riuniremo nei prossimi giorni la nostra assemblea regionale per delineare in maniera più dettagliata il percorso”.
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