di Angela Curatolo e Mimmo Lusito
Montesilvano – 400mila euro per lavori anti allagamento, ‘inediti’ tavoli tecnici con Aca e Consorzio di Bonifica, una video ispezione all’interno del Fosso Mazzocco per verificare la presenza di eventuali allacci abusivi, ma i disagi persistono dopo i temporali nelle traverse del lungomare.
L’assessore Cozzi più volte ha tenuto a sottolineare: “Unica Amministrazione nella storia che ha destinato fondi agli interventi anti allagamenti”. Il problema è “complesso e “non abbiamo la bacchetta magica”. I fondi per agire sono stati stanziati per via Maremma, via Emilia e via Piemonte in quest’ultima i lavori sono stati già consegnati ufficialmente e dovrebbero essere iniziati. Via Torrente Piomba, però, continua ad essere una delle traverse che soffre di più dopo le piogge e molti segnalano che anche i tombini risultano spesso otturati.
Sarà un aggravante?
La troupe di Hgnews e Giornale di Montesilvano, dopo aver ricevuto una lunga serie di lamentele dai cittadini da diversi quartieri della città inerenti ai tombini otturati, carichi di aghi di pino, foglie e altro, ha deciso di visitare e filmare i quartieri più colpiti, stante alle dichiarazioni e mail dei residenti.
Ieri mattina dopo aver controllato alcune vie più soggette al fenomeno del quartiere Villa Carmine, la troupe ha constato che l’acqua era defluita, probabilmente dopo un intervento della ditta incaricata.
Il video parte dallo scarico a mare sotto il pontile centrale del lungomare, dove l’acqua in parte dovrebbe essere delle acque piovane, le cosiddette bianche. “Almeno si spera che siano tutte bianche”.
Il sopralluogo di Via Torrente Piomba e dintorni ha rivelato alla troupe di Curatolo-Lusito una situazione costante: tombini stracolmi d’acqua bloccata, non riesce a defluire, alcuni emanano addirittura odore di stagnante.
Questo, riflettendo, potrebbe risultare un aggravante della situazione allagamento, insieme alle altre condizioni che rendono da sempre, come riferiscono i residenti, difficile da vivere dopo una forte pioggia.
La troupe ha intervistato alcuni abitanti del quartiere per meglio comprendere quelle che potrebbero essere, a loro parere, le cause e le azioni da compiere.
“Il comune sostiene che ci vuole un’idrovora per risolvere il problema allagamento”, riferisce una ragazza, un signore che abita nei pressi della piazza Dean Martin, ammette che in quel punto “problemi non ci sono, solo se la pioggia è abbondante per giorni, può creare disagio ma il punto più critico è quello più giù, verso la pineta, a pochi metri, si nota un avvallamento della strada, dove l’acqua defluisce con difficoltà e ristagna”. E aggiunge: “forse i tombini in quel punto non riescono a mandare l’acqua al mare”.
Influisce la pulizia dei tombini? “Non so fino a che punto ma foglie e aghi di pino bloccano il passaggio dell’acqua e le zanzare in estate poi pungono”. Afferma un ragazzo che lavora ogni giorno nella zona.
Una giovane coppia di stranieri residente, afferma:“il problema appare molto complesso e profondo, fuori quando piove è difficoltoso uscire”.
“Ricordate il ragazzo con la canoa? Era di questa via”, menziona un’altra signora, “non usciamo quando si allaga, lo sappiamo ormai.”
La risposta frequente di molti lascia l’amaro nel finale del servizio Curatolo-Lusito: “siamo abituati, per chi se ne accorge oggi rimane stupito, ma da sempre viviamo questa situazione, non ci facciamo più caso”.