Licheri pone l’accento sulla sicurezza sul lavoro che dice è diventata una vera e propria emergenza nazionale e come tale va affrontata: “crediamo sia fondamentale reagire anche in Abruzzo.
È ora di ribellarsi, di mobilitarsi per chiedere condizioni di lavoro giuste e sicure, insieme a tutti coloro che avvertono questa urgenza, oltre ogni appartenenza sociale e politica. È inaccettabile –prosegue il Segretario regionale di SI Abruzzo– che si esca la mattina per recarsi dul proprio posto di lavoro e si finisca con un braccio amputato, nella migliore delle ipotesi. Vogliamo lavorare per vivere e non morire di lavoro.
È ora di ribellarsi, di mobilitarsi per chiedere condizioni di lavoro giuste e sicure, insieme a tutti coloro che avvertono questa urgenza, oltre ogni appartenenza sociale e politica. È inaccettabile –prosegue il Segretario regionale di SI Abruzzo– che si esca la mattina per recarsi dul proprio posto di lavoro e si finisca con un braccio amputato, nella migliore delle ipotesi. Vogliamo lavorare per vivere e non morire di lavoro.
Troppo spesso l’alto livello di ricattabilità a cui sono sottoposti molti lavoratori, insieme alla scarsità di prospettive che consentano di portare a casa stipendi dignitosi, ovvero la possibilità di mantenere se stessi e la propria famiglia, spinge tanti ad accettare condizioni di lavoro al limite della decenza”.
Licheri a nome di SI dichiara il partito disponibile fin da subito a farsi carico di questa battaglia di civiltà “accanto a chiunque voglia porre un immediato cambio di passo. Inoltre –aggiunge– impegneremo il nostro consigliere regionale Leandro Bracco e i nostri deputati di muovere qualunque iniziativa possibile alla ricerca della verità per un accertamento delle responsabilità”.
Daniele Licheri – Segretario Regionale Si Abruzzo