Ha avuto luogo stamane presso la Sala Di Giacomo di Palazzo Baldoni, un convegno, promosso dalla neo associazione Civitas. Ambiente e Cultura, presieduto da Romina Di Costanzo, dal titolo “CITHUB. Flussi e reti: la porosità urbana spontanea dalle origini a oggi” che ha preso concreto spunto dal tema della Nuova Pescara, per valutare, indipendentemente dai tempi di compimento, in una chiave storico, culturale, ambientale e urbanistica il processo di fusione.
L’Associazione culturale, senza fini di lucro, nasce a gennaio di quest’anno nella consapevolezza di intendere l’ambiente quale luogo di modificazioni e di processi storici, in cui natura e cultura si combinano e la civitas, come possibilità di attivismo e di partecipazione democratica nel contribuire a concorrere nelle politiche pubbliche al parziale ri-orientamento delle strategie di salvaguardia ambientale, di equità sociale, di valorizzazione storica e culturale, mirate allo sviluppo sostenibile del territorio.
Al convegno hanno partecipato anche gli studenti delle classi 4 e 5 degli istituti superiori di Montesilvano, ITC Alessandrini e Liceo Scientifico D’Ascanio.
Presenti lo storico Enzo Fimiani, che ha ripercorso le modalità di espansione dei nuclei cittadini, i luoghi identitari, i vettori naturali e antropici, i diversi ricorsi storici di divisioni e fusioni.
La testimonianza storica del prof. Piergiorgio Orsini, autore di diverse pubblicazioni sulla città di Montesilvano, che ha incantato il giovane pubblico sulle origini della città e del suo borgo, i contrasti e le polemiche sulla sede comunale e la funzione di collegamento del vecchio tracciato ferroviario.
Roberto Mascarucci, professore ordinario di architettura dell’Università D’Annunzio che, da urbanista, ha approfondito i progetti innovativi di nuova porosità urbana, misto di prossimità e distanza, luoghi e flussi, rete di comunicabilità digitale e rigenerazione urbana.
Assente il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, per impegni istituzionali legati al consiglio regionale.
“In questo convegno – ha commentato la Presidente di Civitas – abbiamo voluto concepire il tema della fusione ampliando la visione a larga scala ad un processo endemico e spontaneo già in atto che coinvolge diversi ambiti urbani nell’intorno di questo nucleo, travalicando anche i confini provinciali, cui si aggiunge anche la porosità virtuale che rende le nostre città aggregati di una rete di comunicabilità digitale. Pertanto, da parte nostra, nessuna preclusione ai processi di fusione: è assurdo ipotizzare politiche differenti, purché ci sia una prioritaria attenzione alla gestione dei servizi, in un’ottica di ottimizzazione e razionalizzazione.
Attraverso gli spunti di riflessione sul focus, nelle diverse chiavi di lettura, il nostro intento è anche fertilizzare la creatività degli studenti, cittadini prossimi di questo centro urbano per la proposta di una nome al futuro agglomerato metropolitano, che certamente non potrà essere quella che si considera già di per sé un’annessione linguistica, cioè Nuova Pescara”.