“Il Film Festival quest’anno arriva alla 45° edizione – ha ricordato la presidente dei Premi Internazionali Flaiano, Carla Tiboni – 45 anni sono tanti ed il progetto del Premio Flaiano continua. Quest’anno il Flaiano Film Festival si svolgerà anche con la collaborazione della Fondazione Pescarabruzzo e si svolgerà al Teatro Circus, questo consentirà di avere la possibilità di un pubblico maggiore per i 25 film che verranno confermati. Le rassegne sono quattro, c’è la rassegna italiana con una giuria composta da spettatori delle proiezioni dei film che esprimeranno il loro gradimento. Poi c’è in cinema restaurato in collaborazione con la Cineteca di Bologna, ci sarà un’altra rassegna sulla donna sia nella commedia che nel dramma ed infine il cinema in lingua originale. Un ulteriore passo che il Festival fa nell’effusione dell’arte cinematografica, che appare sempre di più come unica forma d’arte in grado di comprendere la vita, è il prezzo veramente popolare dei biglietti: per i 25 film ci sarà la possibilità di un abbonamento a soli 10 euro, acquistabile anche sul circuito Ciaoticket, il biglietto ridotto a 1,50 euro per i soci dell’associaizone Flaiano, per gli abbonati di Trenitalia ed i soci di Coop Alleanza. Questi du eultimi partner ci onorano della loro presenza e sta a significare che il Premio Flaiano continua a crescere con la sua importanza e cresce anche la presenza di partner importanti che credono nel progetto culturale dei Premi Flaiano”.
Il Flaiano Film Festival si terrà dunque al Cinema Circus dal 29 giugno al 6 luglio prossimi e la consegna dei premi in piazza della Rinascita (piazza Salotto) domenica 8 luglio.
“Per me è un onore ed un orgoglio essere presente al Flaiano Film Festiva – ha detto il direttore artistico, il regista Riccardo Milani – mi è capitato due volte di ricevere il Premio, questa volta sento ancora di più la responsabilità di questo Premio. Questa è una terra che amo, questo è un Premio che amo molto, al personaggio Flaiano bisogna accostarsi con rispetto, è uno di quelli che ha messo l’umorismo al di sopra delle cose, come forza per raccontare bene gli italiani ed il Paese. Io tramite la mia formazione ho cercato di raccontare tramite la commedia con film che avessero una chiave popolare. Penso che i Festival che si avvicinano al pubblico facciano un buon lavoro e che la distanza tra cinema e pubblico vada colmata, quindi il film deve essere fruibile”.
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