“Non si può più accettare che tutte le trasmissioni di satira politica si interessino dell’Abruzzo in maniera ovviamente negativa per l’anomalia che si sta verificando in questa Regione – ha sottolineato l’onorevole Fabrizio Di Stefano – con una palese irregolarità rispetto all’articolo 84 della Costituzione che sancisce l’incompatibilità tra i due incarichi. Nel frattempo la Regione è bloccata, nel frattempo sono stati fatti soltanto tre Consigli Regionali in cinque mesi. Nel frattempo si provvede a fare dei concorsi che a mio avviso non hanno legittimità e su cui ne risponderanno anche i dirigenti che se ne fanno carico. Nel frattempo la Regione è allo sbando, in tutto questo siamo diventati la Regione zimbello d’Italia per questa anomalia. E allora adesso basta, non si può più andare avanti così, di qui una raccolta di firme on line ed una richiesta ai consiglieri regionali di fare qualcosa in più. I Cinque Stelle, ricordiamo tutti, che occuparono lo scranno di D’Alfonso tempo fa quando era legittimamente presidente, perché non lo fanno oggi che presidente legittimo non è? Bisogna far sì che questo nodo venga sciolto, o senatore o presidente, ma tutte e due le cose è impossibile e va a danno della regione Abruzzo, della sua immagine e dell’efficacia della macchina amministrativa che già ormai è stata piegata da un quadriennio di guida D’Alfonso davvero devastante”.